Lo sappiamo bene i tempi che ci troviamo a vivere sono abbastanza bui e per l’appunto questa sera Rokeya, giovane producer a cui siamo molto affezionati, presenterà un rituale dedicato all’oscurità.
Per chi non la conoscesse ancora, la musica di Rokeya è un’escursione all’interno di un universo fatto di suoni antichi, di sogni remoti e visioni future. Un lavoro che si fonda sulla contaminazione di strumenti ancestrali contrapposti a quelli digitali. Nelle vene di Rokeya scorre la cultura indiana e nei suoi pezzi si ritrovano molti elementi strumentali di quest’ultima, una sorta di viaggio astrale di riconnesione con i propri avi.
Il suo album ‘Paseo Cosmico’ esce lo scorso Febbraio per la Timpan Records.
Abbiamo deciso di chiederle qualcosa in più per arrivare preparati alla visione di stasera che sarà in diretta su youtube al seguente link:
https://www.youtube.com/watch?v=z0n9Cpxh0KA&ab_channel=Rokeya
Salve Rokeya, può descriverci questa performance che si appresta a condurre domani, sabato 20 marzo?
Questo è il primo ACTO, Oscuridad (Oscurità) una sorta di iniziazione, l’entrata nell’oscura caverna interiore.
Ad illuminare l’oscurità saranno l’alchimia sprigionata dai brani, le visioni esoteriche dei visual che assumono forma materiale negli elementi
naturali scenografici, una sorta di totem per guidarci in questa esplorazione nella nostra oscurità più profonda.
Qual’è l’auspicio di questo rituale?
Di non avere timore di vivere la propria oscurità, perché vivendola può essere in parte illuminata per scoprire nuovi punti di vista sulla nostra identità, così come viceversa troppa luce può essere un abbaglio che non ci permette più di percepire nostre sfumature. Senza ombre gli oggetti come le persone non hanno volume nello spazio. Questa è una dualità che continuo a comprendere ed esplorare.
Che rapporto hai con la spiritualità?
Una vera relazione amorosa, periodi di totale adorazione, la voglia di sapere il tutto nella totale comprensione alternati a periodi di allontanamento, in cui la sua assenza è essa stessa comprensione della mia dimensione spirituale.
Estinzione di massa o evoluzione della civiltà: quale delle due squadre fai il tifo?
Ambisco ad un’evoluzione della civiltà ma a volte guardando determinati comportamenti uman,
credo che per arrivarci sia necessaria una parziale estinzione di massa.
Più che evoluzione forse è appropriata un ‘involuzione protesa a togliersi oprpelli artificiali e
riacquistare un senso più cosciente con il luogo in cui viviamo.
Credi che ci si vita intelligente oltre a noi in questo universo?
Non lo escludo minimamente, così come non escludo che possano esserci diversi universi.
Come vivi questo momento in cui i rituali sono più digitali che fisici?
A giorni alterni, periodi quasi di rigetto per poi voleri capire e vedere dove portano, senza escludere nulla.
Abbiamo letto che ci sarà anche una tecnica di mixaggio particolare per gestire l’audio della performance
L’audio sarà immersivo mediante la tecnica binaurale, che consente di percepire il suono in arrivo da diverse direzioni spaziali.
Per percepire al meglio l’effetto sarà sufficiente ascoltare con cuffie o auricolari e verrà accentuato in diversi momenti del live per creare maggiore pathos, evitando di creare ripetitività.
Una sorta di trip acustico in cui cercherò di accompagnarvi.