All’interno della 20esima edizione del Red Bull Music Academy, la compagnia dell’energy drink imbevibile per eccellenza ha avuto la bella idea di costruire il più grande step sequencer del mondo e piazzarlo fuori dell’iconico club derlinese Tresor per la gioia di “spippolatori” seriali e non.

Chiamato RBMA-20, il sequencer è stato progettato e costruito dallo studio creativo Neulant van Exel e ha impgnato ben 30 tecnici e cinque settimane di assemblaggio. Lungo 10 metri, alto 2 e con un peso complessivo di oltre 450 chilogrammi, quest’aggeggio è la più grande drum machine funzionante che l’uomo abbia mai costruito.

L’interfaccia è composta da 427 manopole e faders, 4 drum machine analogiche, un synth modulare, e un’unità di campionamento. Red Bull non ha dichiarato molto su cosa l’RBMA-20 contenga, ma il musicista Connor Crowe è riuscito a darci una sbirciatina e a postato qualche foto sul suo account Twitter.

Il synth dell’RBMA-20 è un sintetizzatore analogico modulare Doepfer A-100, lanciato nel 1995. E’ composto da svariati oscillatori A-111-2, un generatore di rumore randomico A-118, un filtro passa-basso A-120, un generatore di inviluppo A-140 e tanto tanto tanto altro ancora. Come ogni drum machine analogica che si rispetti è un mix di unità nuove e vintage tra cui un Jomox Alpha Base del 2017 e un circuito sequenziale DrumTraks degli anni ’80 (considerato un grande classico proprio per le sue estese capacità e per la facilità di utilizzo).

Purtroppo però domenica scorsa è stato l’ultimo giorno che questo giocattolone è stato esposto fuori dal Tresor e Red Bull Music Academy non ha rilasciato nessuna dichiarazione riguardo piani futuri in cui far ricomparire questo bestione. Ma speriamo fortemente che l’RBMA-20 si faccia di nuovo vivo presto, magari anche in Italia.