difficoltà: ✰✰✰
pre-preparazione: 30 minuti / 1 ora
preparazione: 30 minuti
unto: 72%
pazienza: 8 / 10
spacca: si

INGREDIENTI:
• vongole
• olio
• peperoncino
• aglio
• prezzemolo
• vino bianco

spaghetti vongolati 1
Un piatto molto facile e soprattutto molto bbbbuono. Prima di tutto bisogna mettere a mollo le vongole in una bacinella con del sale grosso per almeno mezz’ora, così da fare una prima pulizia e spurgatura. Recentemente un team di ricercatori dell’Università Atomica del Ghettarello ha dimostrato che questo processo aumenta anche la bontà delle vongole: adagiate sul fondo della tinozza, si guarderanno intorno dicendo “hai visto che acqua limpida? allora è vero che la raffineria ha chiuso! era ora! adesso posso rilassarmi… che scialo… già mi sento più saporita e gustosa”. Dei geni. Ma torniamo a noi: terminato il periodo di decantazione scoliamo le vongole e passiamole più volte sotto acqua corrente. Bene, abbiamo concluso la pre-preparazione. Andiamo avanti facendo aprire le vongole. E’ molto semplice: adagiamo una padella (possibilmente bassa e larga) sul fuoco e quando è ben calda sarà pronta ad accogliere le conchiglie. Importante: vanno tolte dalla padella appena dischiuse. Riponiamo quelle aperte in un recipiente ed iniziamo ad asportare il ciccio interno ad almeno la metà delle vongole cucinate, accantonandolo in un piattino. Poi versiamo in un bicchiere il liquido di cottura dei molluschi filtrandolo con il colino e una garza. Ora prendiamo un tegame e facciamo sfrigge il peperoncino e l’aglio (tritato finemente) con parecchio l’olio. Per evitare il risultato di un piatto asciutto e colloso vale la regola Unto>60%. Sono arrivato al 72% per non correre rischi inutili. Di seguito uniamo nel tegame in quest’ordine: il liquido di cottura filtrato, le vongole (sia quelle capate che non), metà del prezzemolo, del vino bianco. Lasciamo cuocere per un po’, aggiustando di sale (o pepe per chi è ghiotto). Infine aggiungiamo gli spaghetti al dente e facciamoli saltare con il resto del prezzemolo.
Un piatto evergreen. Ma attenti agli sguilzi: l’unto non perdona!