Catherina è una cartomante, parapsicologa e praticante esoterica di stanza in Ucraina. L’ho conosciuta attraverso un amico quando ero alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarmi in un periodo un po’ complicato della mia vita, far arrivare uno spiraglio di luce all’interno della grotta dell’anima e quella volta è stata veramente d’aiuto.
che realizza anche dei bellissimi quadri talismano su commissione , incollando finissime perline su immagini sacre tipo questi:
Ma questa è un’altra storia.
Perchè questa volta sono andato nuovamente alla ricerca di Catherina quando ho scoperto che forse non riuscivo a partecipare alla prossima edizione di OnlyFuckingLabels al Sisma di Macerata. Si lo so, uno potrebbe imputare tutto alla FoMO quindi qualcosa di superabile con qualche seduta da un bravo psicoterapeuta o magari con una cura assestata bene di qualche naturopata ma sentivo che non era sufficiente, questa volta la paura di perdermi questo festival delle etichette indipendenti trascendeva a qualcosa di diverso.
Quindi ho mandato una mail a Catherina spiegandogli la situazione, e gli ho chiesto un appuntamento su Hangout.
Comincio col chiedergli come saranno i concerti di OnlyFuckingLabels #9.
Catherina mischia il mazzo degli arcani maggiori borbottando qualcosa che suona cirillico ma potrebbe essere anche una lista della spesa ucraina e dopo qualche minuto estrae una carta e me la mostra in webcam.
IL MANDRAGOLO
Catherina mi ha spiegato che la XV carta del mandragolo indica che anche quest’anno la line-up è bella densa di suoni di spessore. Lento, Patrizia Oliva, Tonto, Spirale, Palmer Generator, No Hay Banda, Volsent, 52 Hearts Whale, David Ciampalini e i dj set di Pampsychia, Deceitful Barren. Dice che non ci sarà da annoiarsi insomma. Raccomanda soprattutto il live folk-esoterico dei Mamuthones visto che il mandragolo dice che il nuovo album spacca tutto.
Passo ad indagarla sulle distro che saranno presenti, sono proprio curioso di sapere se ci sarà del materiale valido.
Catherina ricomincia col suo rituale di smazzamento pieno zeppo di mogugni zaristi, facendo roteare più di una volta le pupille dentro le orbite come due biglie in un pentolino cosmico.
LA LABIRINTOSI
Il suo giudizio è pacato ed eccitato allo stesso tempo. Dice che ci sarà un botto di roba e che sarà difficile non comprare nulla. In effetti i nomi confermati sono ArteTetra, Communion, Non Piangere Dischi, Sonic Belligeranza, Bloody Sound Fucktory, Heel.zone, Brigadisco Rec, Weird Tapes Rekords, OFN records, Pampsychia, Offset Records, EKAR Records, Workin’ Klass, Noize, Caveargento, Sonatine Produzioni, Araghost Records, Ambient-Noise Session. Gli dico che temo che tutta quest’offerta di produzioni DIY potrebbe mettermi seriamente in difficoltà e che temo il peggio, ma lei mi fa notare la spada che scende dal celo nella carta della labirintosi: quella spada mi dice, è dj Balli. Lui ti indicherà cosa comprare. Mi sento confortato, possiamo procedere oltre.
Chiedo se c’è qualche altra cosa, qualche novità che potrebbe sfuggirmi.
Ricomincia a passarsi le carte fra una mano e l’altra. Nel suo mormorio noto un incupirsi della voce che di colpo torna ad essere soave come quella di una badante a cui hai appena pagato il mese col tuo vecchio.
LA VETRINA TROPPO PULITA
Catherina mi guarda fisso negli occhi. Indugia nel parlare e poi di colpo sbotta: “Devi stare molto attento!” A quanto pare la carta della vetrina troppo pulita indica che potrei rimanere intrappolato in una delle attività collaterali che ci saranno al festival oltre ai concerti. Dice che devo stare attento alla presentazione dei libri di Dj Balli e anche al video di Nicola Tirabasso girato a Oakland in California. Vuole sottolineare il fatto che mi ha avvisato e che lei non può farci nulla, sta tutto a me. Mi avvisa anche che sabato 22 dicembre ci sarà una preview a Casa Galeone che dovrei cercare di non perdermi.
Catherina a quanto pare deve andarsi a cucinare il pranzo da portarsi al lavoro e mi deve salutare. Ma non prima di essersi assicurata che la parcella della sua seduta sia arrivata sul suo conto paypal. La ringrazio infinitamente e premo il bottoncione rosso per chiudere la call.
Rimango un po’ a fissare il mio desktop tronfio di icone e cartelle mentre le parole di Catherina rimbalzano nella mente come in un flipper senza via d’uscita. Chiudo lo schermo del portatile e mi dico che sono proprio scemo perché sapevo già che all’Onlyfuckinglabels quest’anno ci sarei andato lo stesso.