Come ormai dovreste ben sapere sullo sfondo di NERTO ospitiamo fotografie scattate da gente che ci prende e ogni tanto le cambiamo, quindi wow!

Come avrete intuito è arrivato proprio quel fatidico momento e la nuova foto che abbiamo scelto, che darà un tono al sito per i prossimi mesi, ci è stata concessa gentilmente dall’obbiettivo di Piero Percoco.

Non è difficile intuire il perchè lo abbiamo scelto: difficilmente l’estate come la conosciamo ci era arrivata in maniera più genuina, con i suoi colori accesi dai raggi solari e i placidi tempi dell’abbronzatura.

Per conoscere meglio questo giovane fotografo gli abbiamo fatto qualche domanda di rito.

 

Ciao Piero, parlaci di te in 140 caratteri spazi compresi, grazie.
Mi chiamo Piero, sono un ragazzo di 30 anni senza prospettive di vita ma pieno di sogni e utopie disorientanti.
Vivo in un paesino di 10000 abitanti, Sannicandro di Bari, in piena campagna, dove si produce olio d’oliva.
Principalmente la noia è la base di tutto, senza la noia tutto quello che sto creando non sarebbe esistito, grazie noia. Qui la vita è molto lenta, a rallentatore.
Che altro dire.

 

Come hai cominciato a fotografare e che apparecchiatura utilizzi?
Ho cominciato circa 8 anni fa, quasi per caso, ma con un’energia incredibile di scoprire questo mondo. All’inizio avevo una reflex fullframe, ma era troppo pesante e rumorosa per quello che volevo fare.
Ho avuto in regalo un IPHONE ed è cominciato tutto di lì.

Le tue foto sembrano scattate dentro un’eterna vacanza estiva. Com’è il tuo rapporto con il mare? Sei più da cruciverba e ombrellone o da insolazione in spiaggia libera?
Sono fotosensibile, il sole mi devasta. Amo tantissimo il mare, ma quando decido di andarci mi copro con cappello occhiali e protezione solare, peggio di un tedesco. Sono decisamente da ombrellone.

I tuoi soggetti sono spesso degli anziani, cosa li rende tanto attraenti al tuo obbiettivo?
Credo che sia dovuto al fatto che ho ancora vivi tutti e 4 i miei nonni, e vedo gli anziani come dei nonni sparsi qua e la.. rivedo la mia famiglia infondo.

 

 

È innegabile che c’è tanta italianità dentro i tuoi scatti, è amore, odio o qualcos’altro?
Amore e odio sono il collante, non riesco ad immaginare solo amore, l’odio e l’amore per la mia terra corrispondono allo yin e yang.

Ci è giunta voce che da poco è uscito il tuo primo photobook in collaborazione con FULFORD e SKINNERBOOX intitolato PRISM INTERIORS, ce ne vuoi parlare?
Ad ore riceveró le mie copie, abbiamo avuto degli intoppi durante la produzione, ma è stata un’esperienza forte ed unica direi.
Lavorare con Milo Montelli e Jason Fulford è stato fuori da ogni previsione.
Mi aspettavo un libro completamente diverso, ma quando Fulford ha messo le mani sulle fotografie ha creato il libro in tutte le sue forme, dall’editing al design al titolo! Assurdo direi. Sono super felice per questo.

Come (non) saprai, siamo (principalmente) un sito che raccoglie eventi quindi è un obbligo chiederti: qual è l’ultimo concerto a cui hai assistito?
LCD SOUNDSYSTEM a Ferrara sotto le stelle. Ho quasi pianto.

 

Abbiamo visto che hai fotografato il buon Colapesce, com’è successo?
Al contrario di come succede solitamente, è stato il musicista a scrivermi e ci siamo interfacciati ed incontrati a Bari in occasione di un suo live, Lorenzo è una persona e musicista come pochi. Mi sento molto fortunato ad averlo conosciuto. Vogliamo creare qualcosa assieme, chissà!

C’è un aneddoto legato ad una foto che hai fatto che ti va di condividere?
Non mi viene in mente nulla.

Scegli una tua foto e abbinaci una canzone

Puoi farci i nomi di alcuni fotografi che stimi che secondo te vanno tenuti d’occhio?
Corey Olsen, Molly Matalon, Iacopo Pasqui, Luca Marianaccio, Michele De Punzio, Adele di Nunzio, avrei una lista lunghissima da fare, sono tantissimi, c’è tantissima qualitá in giro.

Ok ti lasciamo andare, ma prima raccontaci la foto che abbiamo scelto per lo sfondo
Disoccupazione e vuoti cosmici mi portano a volte ad andare in luoghi in cui non penso a nulla, questo posto è uno dei miei preferiti e mi tiene la mente occupata quando ci vado.

 

Altre foto sul suo sito: http://www.pieropercoco.com

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