No signori, AcusmatiqXIII non è l’ennesimo episodio di una serie su Netflix, ne il nome dell’ultimo modello di robot da cucina.

Acusmatiq non è altro che il festival di musica elettronica più longevo che abbiamo in Italia, che si svolgerà il prossimo weekend – sabato 21 e domenica 22 – ad Ancona, e che quest’anno festeggia la sua tredicesima edizione. Era infatti il lontano 2006 quando Acusmatiq debuttò sotto la direzione artistica di Paolo Bragaglia ospitando negli anni l’eccellenza della sperimentazione elettronica ed elettroacustica internazionale. Stiamo parlando di un festival con curriculum di artisti ospitati negli anno del calibro di Howie b, Alexander hacke, Thomas brinkmann, Robin Guthrie dei Cocteau Twin, Mouse on Mars, dj Balli, Yann Tiersen Elektronische Staubband, Alva Noto (R.I.P.), Alessio Bertallot, Christian Fennesz, John Foxx and the Maths, Mika Vainio, Robert Lippok, Clock DVA, Byetone, Monolake, Guido Möbius, D’arcangelo e Plaid.

Già soltanto questo dovrebbe essere sufficiente per i più a generare quella spinta vitale necessaria per cacciare il muso fuori di casa e accorrere a questa celebrazione/esplorazione sonora ma se siete dei tipi difficili niente paura, ci pensiamo noi con questi altri 5 più che validi motivi per non perdervi Acusmatiq anche quest’anno.

 

1- Anche quest’anno c’è ASMOC

Negli ultimi anni il festival ha introdotto questo simpatico rituale della domenica chiamato Acusmatiq Soundmachines Modular Circus.
In pratica è un ritovo di fanatici dei synth modulari in cui ognuno porta il proprio gioiello per una breve performance dimostrativa, uno di seguito all’altro, dando vita ad un’insolita jam session elettrificata.
I nomi confermati per questa edizione sono Enrico Cosimi aka Tau ceti, Davide Mancini, Alessandro Buggio, Alina Kalancea, Gianni Proietti aka Gattobus, Alessandro Bonino, Luca Droni, Diego Dioguardi aka Dr. Guardi, Leonardo Gabrielli, Francesco Trivilino aka Thenoise, Luca Minelli, Stefano Fagnani aka Stèv, Brando Torri.

 

2- Il live dei Demdike Stare

Il duo di Manchester, composto da Sean Canty e Miles Whittaker, è tra i più attivi del catalogo Modern Love e nel corso del tempo ha sempre mantenuto una propria riconoscibilità, una direzione da inseguire ben precisa, contorcendosi qua e là attraverso formule in apparenza lontane. Prese le distanze dalle prime produzioni cupe ed esoteriche in scia dub, i due hanno sposato soluzioni elettroniche più vivaci, adottate a seconda dell’occasione, o più semplicemente a seconda della musica da sviscerare, essendo entrambi fervidi collezionisti di dischi.

 

3- Patric Catani è un fenomeno

Patric, conosciuto ai più con il moniker di Candie Hank, è stato in grado di creare il suo personalissimo stile musicale nel tempo mantenendo segreta la sua identità e suonando nelle serate Audio Chocolate di Berlino, dove vive e lavora dagli anni ’90. Nonostante abbia prodotto e pubblicato oltre 80 uscite tra dischi ed LP non ha mai smesso di esplorare nuovi campi della musica e della sound art. Le ultime release di Candie Hank/Patric Catani sono uscite sull’etichetta Sonig di Colonia oltre a numerosi remix per artisti come Kap Bambino, Ladytron, Jean Jaques Perrey e altri progetti collaterali su varie etichette e compilation. La sua gamma di stili potrebbe essere descritta come un’intensa miscela di Electro, Swing, Rap, Hardcore, Bounce, Soundtrack, Chiptune, Cumbia, Acid, Surf, Bass, o se preferite l’annullamento di tutti questi generi.

 

4- La location spacca

Acusmatiq si svolge nella magnifica cornice della Mole Vanvitelliana di Ancona, un vero e proprio gioiello architettonico intriso di storia. Abituati come siamo a festival di musica elettronica in ambienti sempre più industriali, il palcoscenico sul mare della Mole è veramente qualcosa di atipico che contribuisce a rendere l’esperienza davvero unica. Parte del Festival è ospitato presso il Lazzabaretto, una vera e propria istituzione per la cultura e l’intrattenimento estivo della città di Ancona.

 


5- È la tredicisima edizione

Il numero Tredici indica la rottura dell’armonia, incarnando il disordine. Infatti, è il numero che con l’aggiunta di una unita al Dodici, interrompe la ciclicità, obbligando ad una trasformazione radicale. Il significato del numero Tredici può essere inteso sia in senso positivo che negativo: infatti, il Tredici, è numero detto aritmico che rompendo la legge dell’equilibrio e della continuità. Il 13 indica, quindi, un cambiamento drastico che può essere sia in positivo che in negativo, così come la morte va interpretata come morte alchemica, morire a se stessi per poi rinascere, come nei riti iniziatici. L’unità, aggiunta al Dodici, costituisce causa di destabilizzazione all’armonia ottenuta. Dalla riduzione del numero Tredici (13 = 1 + 3 = 4) si ottiene il Quattro, che indica stabilità, solidità e certezza, mentre il 13 al contrario indica l’instabilità e l’incertezza.

 

+ INFO SU ACUSMATIQ XIII