Ci eravamo salutati con la memorabile performance di uno dei protagonisti della New Wave britannica degli anni ’80, l’inossidabile John Foxx, ed ecco che quell’apparentemente impossibile matrimonio tra elettronica e marchigianità (moscioli, vì, scarpari, organetti e sintetizzatori) torna felicemente a compiersi grazie ad Acusmatiq, il festival di musica ed arte elettronica ideato e organizzato dall’Arci di Ancona e da Paolo F. Bragaglia, in programma ad Ancona da venerdì 26 a domenica 28 luglio.
Oltre al popolo anconetano (che mediamente sta all’elettronica come il bikini all’orso bruno marsicano) e a quello dell’area meso adriatica, ormai anche la Mole Vanvitelliana – la struttura settecentesca che da 8 anni fa da splendida cornice al festival – aspetta trepidante quelle emissioni soniche liquide, profonde ed avvolgenti, che per 3 giorni la trapiantano nel cuore vivo e pulsante dell’immaginario elettronico più sperimentale.
In tempi di esterofilia dilagante, Acusmatiq compie una scelta coraggiosa, dando ampio spazio, in questa edizione, a giovani artisti, italiani e marchigiani, selezionati per la loro capacità di portare suggestioni e chiavi di lettura inedite nel mobile e magmatico mondo della musica elettronica. Tra questi: la Ur.L.O. – Urbino Laptop Orchestra, con il suo imponente muro di suono; il live set del duo multimediale Deeproject, quello dell’ingegnere aerospaziale (!!) Alberto Boccardi e di KeinReverb (progetto solista del giovane Leonardo Gabrielli); i field recordings dorici dell’installazione 24:AN di Canenero (aka Lorenzo Serrangeli) e Stèv, con un live che shakera strumenti musicali e live electronics, editando e sovrapponendo tutto direttamente di fronte al pubblico.
Tra gli appuntamenti in cartellone non possiamo non menzionare l’attesissima performance di Mika Vainio (“Mika chi?!?” “il fondatore dei Pansonic” “aaaaaaaah!“), la performance per violoncello “mutante” di Springintgut, l’eclettico live set di IOIOI, Gianpaolo Antongirolami, che, insieme a Paolo F. Bragaglia, presenta Fall of Siren, un’esplorazione dell’incontro tra suoni sintetici e fisicità del suono del sassofono, l’Agostino Maria Ticino Trio, in grado di trascinare l’ascoltatore in un viaggio mistico durante il quale la musica si imbatte in vari generi senza mai uscirne malandata.
E come da tradizione, Acusmatiq è attento alle arti performative dove l’elettronica applicata alla musica riveste un ruolo centrale: Annusavamo fiori di fibra ottica è un singolare spettacolo teatrale /performance musicale (tratto dal libro “Le Pioniere della Musica Elettronica” di J. Merrich) proposto in due repliche al teatro studio della Mole.
Una chicca da non perdere per gli amanti delle metamorfosi (luminose) è sicuramente il live set Temple 2.0 di Luca Agnani (quel tale di Maierada a cui hanno commissionato mappings aziende di scarpari tipo la Nike), che proietterà in mapping a 360° sul Tempietto di S. Rocco, nella corte interna della Mole.
Tra le novità di quest’anno c’è la tavola rotonda “Lo strumento elettronico Marchigiano: passato, presente, futuro”, che intende mettere a confronto presente e (assai più glorioso) passato del distretto musicale marchigiano, e il workshop gratuito sull’utilizzo di Pure Data, una diffusa piattaforma informatica open source per la sintesi sonora, che terminerà con una jam session collettiva eseguita utilizzando gli algoritmi creati che, ve lo assicuriamo, non vi farà rimpiangere di aver speso tre ore della vostra vita con una pletora di nerd.
Insomma, Acusmatiq 8.0 con i suoi virtuosi cortocircuiti è pronto: abbandonate infradito ed ombrellone e venite a farvi un salutare bagno di onde sonore.