L’anguilla rappresenta un enigma.�
È pesce ma anche altro, serpente, verme, mostro marino.�
La figura dell’anguilla spinge a perseverare nella ricerca, a prescindere da quanto tempo sia necessario o da quanto disperata sia l’impresa. La sua vita è un dilemma che spinge i ricercatori all’ostinatezza.
Anguille è un disco di perseveranza e trasformazione: nato e cresciuto in tempi di lontananza e limitazioni, ha cercato di trasformarsi in un’occasione per esplorare nuovi orizzonti.
La produzione vede in regia di registrazione, mixaggio e mastering Mattia Coletti, collaboratore di lunga data della band.
Il lavoro è stato realizzato in due anni e inciso non in studi di registrazione ma in luoghi altri, quali lo spazio teatrale dell’Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino e una casa in collina a Cartoceto, luoghi che hanno caratterizzato l’album con i loro suoni e il loro potenziale immaginifico.
I testi sono elaborazioni di o testi poetici per intero, rappresentano un “a capo” costante, un vertere continuo per un nuovo inizio.
Hanno collaborato al disco Tim Rutili dei Califone e Troy Mytea aka Dead Western con le loro voci meravigliosamente stranianti e Luca Cavina (Zeus, Arto, Calibro 35) con eleganti parti di basso e synth.
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