Argolibri e Circolo Dong presentano, per il 27 febbraio dalle 21:00, un super evento mai sperimentato prima: Stefano Raspini + Alessandro Gori (Lo Sgargabonzi).
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🕰️ ore 22:00
Alessandro Gori
in
CONFESSIONI DI UNA COPPIA SCAMBISTA AL FIGLIO MORENTE
"Tragicamente divertente, amaro come una tavoletta di catrame finissimo, tassativamente non consolatorio: il nuovo spettacolo di Alessandro Gori non è più cronaca di un disastro in fieri, ma la constatazione amichevole dopo la bomba al plutonio. Sul filo di racconti inediti o appena tolti dall'involucro, tra tempeste di citochine e i consigli per la casa di Damiano David, insalate russe sepolte e virologi trasognati e amanti del prog, euroconvertitori bluastri e Sandra Mondaini, Gori ci nasconde le bussole e invita nella nebbia definitiva, dove i gelati della nostra infanzia vanno a morire e la conta delle monete rimaste restituisce un totale sempre diverso. Fustigare costumi, a pensarci bene, era solo l'ennesimo esercizio di stile: meglio sedersi a rilucidare il cerchio perfetto di un'esistenza pre-entropia, nel dubbio che già domani non rimanga che un anello di fumo. Scusate il finale un po' drammatico, oggi è una giornata così".
(Cagliostro Soncini, Vanity Fair)
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🕰️ ore 21:00
CREPA POETA di Stefano Raspini
Nel vasto, variegato, vivido, vivace, vociante, versoliberatorio, proteiforme, proteico, patetico, pulsante, strillone, strofeggiante, strappalacrime, strappapplausi, mondo conosciuto nella prima lunghissima ondata dello Slam Poetry, quella nazionale, il personaggio del poeta Stefano Raspini campeggia come un mito di fondazione. Figura mitica prometeica dei palcoscenici improvvisati della poesia performativa italiana della prim’ora, le sue gesta performative sono diventate ben presto, e lui performante, un classico dell’underground poetante. Uno che conta innumerevoli tentativi d’imitazione, come la Settimana Enigmistica. È il Poeta Naïf in versione Bambino Incazzato, che pesta i piedi tonitrüando mentre scaglia leggii, si impossessa a due mani del microfono e ci sputa dentro la sua rabbia bonaria esilarante e surreale contro la casta regnante dell’Italia a cavallo dei millenni – gli altrettanto mitici coniugi Lario-Berlusconi –, dopo essersi assestato a proscenio gettandosi sulle care pinguedini e poggiando sui gomiti per guardarci bene in faccia. Non fa paura la rabbia di Stefano sul palco, è catartica, fa ridere a crepapelle. Tutti amano Stefano il Puro, il Santo Folle della Bisanzio Padana, l’Eroe della Poesia Performativa, quello che ha battuto persino Giovanni Lindo Ferretti in una gara di versi. Stefano barista futuro premio Nobel per la letteratura, Stefano dei lavori precari, Stefano Forever Young. E intanto lui si diverte a partecipare, è competitivo senza essere aggressivo: traspare sempre e comunque il suo desiderio più forte, quello di vincere, partecipando: Stefano, l’utopia della sinistra italiana.
(dalla postfazione di Rosaria Lo Russo)
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▪️Biglietto 10€
▪️Nel rispetto delle norme vigenti, l'ingresso sarà consentito ai possessori di Super Green Pass, nonché muniti di mascherina FFP2.
10€