“Si suppone che l’italiano sia un grande criminale. È un grande criminale. L’Italia è prima in Europa per i crimini violenti. Il criminale italiano è una persona tesa, eccitabile, è di temperamento agitato quando è sobrio, ubriaco furioso dopo un paio di bicchieri. Quando è ubriaco arriva lo stiletto. Di regola, i criminali italiano non sono ladri o rapinatori. Sono accoltellatori e assassini.”
Era il 1909 quando sul New York Times apparvero queste parole contro gli immigrati italiani. Il giovane calzolaio originario di Savignano sul Rubicone Mario Buda abitava negli Stati Uniti da due anni. Ben presto la violenza delle parole si tramutò in violenza fisica e in violenza di Stato. Gli italiani svolgevano durissimi lavori nella catena di montaggio fordista delle fabbriche ed erano la maggiore comunità straniera della classe lavoratrice statunitense.
In quegli anni gli immigrati italiani diventarono il capro espiatorio per tutti i mali d’America.
La polizia organizzava retate notturne nei quartieri italiani, dove venivano tratte in arresto centinaia di persone, molte delle quali imbarcate su piroscafi che li riportarono in patria dopo il provvedimento di espulsione dagli Stati Unti. Quando due anarchici italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti vennero incriminati innocenti per omicidio, Mike Boda (così era noto negli USA Mario Buda) decise che era giunto il momento di passare all’ azione: piazzò una bomba davanti al palazzo della borsa di New York a Wall Street, uccidendo 38 persone. Da quel giorno le bombe di questo genere sono note all’ estero come “Boda’s bombs”.
Nel 2018, dopo un attentato terroristico a Berlino, il giornalista e drammaturgo Matteo Cavezzali legge sul giornale online “The Guardian” il termine “Boda’s bomb”. E così scopre che l’ideatore degli attentati terroristici moderni altro non era se non un immigrato italiano negli Stati Uniti originario di un paesino a trenta chilometri dalla sua città, Ravenna. Matteo Cavezzali è rimasto affascinato dalla figura di Boda e ci ha raccontato la sua storia nel libro “Nero d’ inferno”.
Vi aspettiamo domenica 15 dicembre alle ore 17.30 al circolo arci Artigiana per la presentazione del libro “Nero d’inferno”. Sarà presente l’autore Matteo Cavezzali.
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