Sabato 14 Maggio, segnatevi questa data, perche il Circolo Dong è entusiasta e orgoglioso di presentarvi...Jozef van Wissem, grande compositore olandese ora di stanza a New York, oltre ad aver inciso piu di dieci album da solista ha composto le musiche del film di Jim Jarmusch ''Only Lovers Left Alive'' con conseguente premio per la migliore colonna sonora al festival di Cannes.
AL TEATRO PERSIANI DI RECANATI
CIRCOLO DONG in collaborazione con:
- COMUNE DI RECANATI
- ACUSMATIQ FESTIVAL
Opening act:
Paolo Bragaglia e Roberto Lucanero duo
[elettronica / organo portativo medioevale]
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jozef van wissem (New York / experimental dark folk)
Bio:
Jozef van Wissem (Maastricht, 1962) è un compositore e liutista olandese, musicista minimale.
Compositore della colonna sonora dell’ultimo film di Jim Jarmusch “Only lovers left alive” e recente vincitore del premio, a Cannes, come miglior colonna sonora. Amico e collaboratore da anni del regista, con cui ha inciso 3 dischi, Jozef Van Wissem è diventato, a ragione, una specie di
celebrità nel circuito della musica psych-folk connotata da derive sperimentali. “Concerning The Entrance Into Eternity” (2012 – Sacred Bones, realizzato in duo con Jim Jarmusch) ha infatti registrato un ampio consenso sia
da parte della critica specializzata che di quel pubblico, ancor più selettivo, che divide i suoi ascolti tra neofolk e drone-doom-metal, ma che al contempo ricorda con affetto le trame acustiche, egregiamente strutturate, dell’ incomparabile John Fahey.
Complice naturale di questo crescente successo
raggiunto dal liutista, che ha coronato un paio d’anni or sono il suo primo decennio di carriera “in proprio”, è senza dubbio il suo nuovo amico Jim Jarmusch, presenza ormai fissa, e sicuramente discreta, in sala di registrazione come sul palco.
Jozef van Wissem è rinomato per il suo approccio inusuale al liuto delRinascimento ed al liuto barocco, probabilmente gli strumenti meno usuali nel mondo della musica contemporanea.
Egli copia ed incolla brani classici, inverte
melodie, aggiunge pezzi elettronici ed infine registra il tutto. Sebbene egli usi sottili manipolazioni elettroniche del suono, è rimasto in larga parte fedele al timbro ed alla risonanza particolari del liuto, oltre che alla tecnica classica utilizzata per suonare lo strumento. Van Wissem ha iniziato ad essere conosciuto dal pubblico qualche anno fa, grazie al suo approccio concettuale radicale nel suonare il liuto del Rinascimento.
Egli ha anche composto dei brani per liuto usando palindromi e strutture a specchio. La sua musica, quindi, non segue la tradizionale progressione lineare né sfocia in un
climax, ma piuttosto rimane sullo stesso livello di intensità.
Van Wissem possiede l’etichetta discografica Incunabulum, ha inoltre lavorato con artisti quali Maurizio Bianchi, James Blackshaw, Tetuzi Akiyama e Gary Lucas. Con Blackshaw ha formato il duo Brethren of the Free Spirit, il quale ha
pubblicato due lavori con la Important Records. La rivista The Wire ha definito il suo album solista Stations of the Cross un “piccolo capolavoro”. Van Wissem ha tenuto delle conferenze alla Wesleyan University, al Mills College ed alla Cambridge University sul tema della “liberazione del liuto”.
Ha inoltre ricevuto diverse commissioni e sovvenzioni, soprattutto dalla National Gallerydi Londra. Egli tiene circa 80 concerti all’anno, girando tutto il mondo, ed il suo album solista più recente è It is all that is made, pubblicato
con la Important Records nel 2009. A van Wissem è stata commissionata, dalla National Gallery di Londra, la composizione di una melodia atta ad accompagnare
il dipinto di Hans Holbein The Ambassadors.
official::::http://www.jozefvanwissem.com/
audio::::https://jozefvanwissem.bandcamp.com/
tubo::::https://www.youtube.com/channel/UCGmJl3lRmpJm0ZXDp5Tmvgw
Il duo Bragaglia-Lucanero, nasce come ossimoro, come possibilità di contaminazione estrema, come paradosso per esplorare nuovi confini sonori. In sintesi i due musicisti diversissimi per formazione ed estrazione musicale mettono al servizio di questo progetto i loro rispettivi mondi per cercare un possibile punto di incontro. L'elettronica contemporanea si fonde con uno strumento Medioevale, l'organo portativo, un oggetto altamente evocativo e simbolico, sopravvissuto fino ai nostri giorni soltanto nelle fonti iconografiche. Un repertorio di rivisitazioni di brani tradizionali del centro Italia: Saltarelli Medioevali, Istampitte, brani dell'Ars Nova che trovano una forma nuova e sorprendente in bilico tra un soffio sonoro che proviene dal passato più remoto e le invenzioni timbriche contemporanee più ardite.
Paolo F. Bragaglia è compositore elettronico dallo stile trasversale ed eclettico. Marchigiano, vive e lavora tra Milano e le Marche. Nasce in un mondo del tutto analogico e si spinge, imperterrito, fino ai nostri giorni digitali. Da sempre intrigato dalla metamorfosi del suono attraverso i generi, nel corso degli anni allarga i suoi interessi verso ai rapporti possibili della musica con l'immagine in movimento, gli spazi architettonici, le arti visive, la parola, la scena ed il teatrodanza.
Roberto Lucanero è musicista ed etnomusicologo.E’ attivo come fisarmonicista, organettista, suonatore di organo portativo medievale, cantore tradizionale, cantautore, compositore.
Si forma musicalmente nella scuola Mugnoz di Loreto (An) dove studia fisarmonica, pianoforte, armonia ed analisi musicale. Fin dall’adolescenza inizia l’attività di musicista spaziando tra musica contemporanea, jazz, canzone d’autore e folk; debutta professionalmente con il Quartetto Adamo Volpi di Loreto, dirige per alcuni anni la Fisorchestra Città di Osimo, collabora con Roberto Paci Dalò, Luca Miti, Giovanni Seneca, Rossana Casale, La Macina, Raffaele Mazzei.
- Ingr. 10 euro
- Prevendite 8 euro - presso Circolo Dong
Info/prenotazioni: 3403326707 - Diego
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