Un grande ritorno! In Osteria, per concludere degnamente i live del 2019!
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“Welcome to the second chapter of the Fernando story
Welcome to Resentment & Regret”
Ferro Solo
Dopo l’ottimo riscontro ottenuto dal suo debutto solista, Ferruccio Quercetti - da più di vent’anni chitarrista e cantante del trio bluespunk/noise/garage CUT () - torna a vestire i panni di FERRO SOLO. A poco meno di un anno di distanza da quell’esordio, uscito a novembre 2018, arriva Almost Mine: The Unexpected Rise and Sudden Demise of Fernando (Pt. 2): si tratta del secondo capitolo delle disavventure di Fernando, alter-ego di Ferro Solo nonché voce narrante di una storia raccontata attraverso una serie di canzoni che si susseguono come i capitoli di un romanzo d’appendice.
A partire dalla reprise strumentale della title-track, posta in apertura, passando per il layout grafico e per la suddivisione in due fasi della scaletta (Resentment e Regret), il nuovo disco si pone in evidente continuità con l’esordio di Ferro Solo e riprende il racconto lasciato in sospeso alla fine della Part 1. Realizzati nel corso delle stesse session di registrazione, i due album sono infatti parte di un progetto unico, pur nella varietà degli spunti musicali che li caratterizzano e nonostante la capacità di ciascun LP – e di ciascun brano – di vivere di vita propria.
Come il suo predecessore, Almost Mine (Pt. 2) gode di numerosi contributi da parte di vari amici e collaboratori di Ferro Solo che arricchiscono e ampliano ulteriormente l’identità musicale dell’album.
One Man’s Heaven Is Another Man’s Hell è stata realizzata con l’apporto fondamentale di Blak Saagan (Samuele Gottardello: ex Hormonas, Second Hand Sam, Buzz Aldrin). Simone Romei, AKA Des Moines, ha prestato le sue doti di chitarrista fingerpicking per Free To Love. Ulisse Tramalloni dei Julie’s Haircut ha suonato la batteria e le percussioni in diversi brani. Molte delle basi strumentali sono state incise dai Fernandos, la band di Ferro Solo composta da Sergio Carlini (Threesecondkiss, Yaguar), Davide Montevecchi (Chow), Riccardo ‘Frabbo’ Frabetti (Chow) e Francesco ‘Salo’ Salomone (Forty Winks). Riccardo Frabetti ha anche curato l’arrangiamento musicale di The Time We’ve Never Had. Un altro membro dei Julie’s Haircut, Andrea Rovacchi, ha registrato e mixato il disco presso il Bunker di Rubiera, oltre a fornire il suo contributo musicale suonando le tastiere, le percussioni e il piano in numerosi brani.
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