sabato
22
aprile
2017
Endless

Endless

mostra
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Quando
sabato 22 aprile
18:30
sabato 24 giugno
21:00
Dove
MAGMA gallery
Bologna (BO)
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2 eventi ospitati
scheda locale

Aris | Martina Merlini | Nelio
22 aprile - 24 giugno 2017

MAGMA gallery è lieta di invitarvi all’inaugurazione della mostra Endless, sabato 22 aprile dalle ore 18.30.
Ogni uomo, fin dalla sua nascita, deve rapportarsi con il concetto di limite. Dinnanzi alla complessità del reale la conoscenza umana risulta essere impotente, circoscritta entro i confini della sensibilità. Il limite sembra essere quindi una barriera insormontabile capace di frenare i nostri sogni, desideri e aspettative.
L’immaginazione, però, permette all’uomo di superare questo stato di cose, offrendogli la possibilità di pensarsi libero. Il limite quindi può essere re-inventato, ricreato nella mente dell’artista in grado di ridefinirne i canoni. Il concetto di confine, di frontiera, perde in questo modo la sua accezione comunemente negativa, costituendo i presupposti di una nuova, inesauribile potenzialità.

Endless: il ‘senza fine’, l’inesauribile, l’infinito. Questo sembra essere il filo conduttore che lega Aris, Martina Merlini e Nelio, i tre protagonisti coinvolti nel nuovo progetto espositivo. Ognuno degli artisti elabora un linguaggio originale e innovativo, alla ricerca di sottili equilibri compostivi che sembrano muoversi secondo un percorso apparentemente senza fine. Trame fitte, figure sfumate, sovrapposizioni illusorie di forme invitano ad ‘andare altre’, a non accontentarsi di quel che è ‘rinchiuso’ nella cornice. Le opere suggeriscono nuovi spazi immaginativi, stimolano lo spettatore a servirsi della propria fantasia, ad esplorare territori sconosciuti, indagando le inesauribili articolazioni della trama del reale.

Così, nelle opere di Aris le forme si amalgamano e confondono tra loro creando una dimensione ibrida e confusa, simile a quella del sogno. L’artista toscano elabora uno stile figurativo del tutto personale, in cui i rimandi al mondo fenomenico vengono solo vagamente evocati, per essere poi ‘ri-miscelati’ in surreali effetti ottici. Le fisionomie delle figure rappresentate sono duttili, prive di ogni rigore e costrizione, quasi create per essere modellate.

Anche nel caso del francese Nelio i rimandi allo sconfinamento sembrano essere costanti. Nel suo personalissimo percorso di ricerca, l’artista sembra trovare nell’astrazione la strada preferenziale per generare immaginari di forme. Grazie ad un moto continuo di giochi percettivi e rimandi illusionistici, lo spettatore si trova inconsapevolmente coinvolto in una realtà altra, dove sfondo e figure si ‘velano’ e ‘disvelano’ a vicenda.

Nella poetica di Martini Merlini la nozione di limite viene indagata in maniera sottile e raffinata. Nelle sue opere l’astrazione geometrica diviene un espediente fondamentale per indagare la natura umana, perennemente in bilico tra razionalità e irrazionalità. Tratti pittorici fitti e simmetrici vengono inaspettatamente disarticolati dalla pulsione di nuove spinte che sembrano seguire impulsi naturali istintivi e primordiali.

L’uomo è un essere paradossale: consapevole e cosciente della propria limitatezza, egli cerca in continuazione di superarla, di escogitare strade alternative, svincolate da traiettorie prestabilite.

Martina Merlini (Bologna, 1986) vive e lavora a Milano.
Dall’illustrazione all’astrazione geometrica; un percorso che porta l’artista a sperimentare e conoscere sé stessa attraverso diversi contesti espressivi come, tra gli altri, muralismo ed installazioni. Materiali quali cera e smalti, applicati su supporti poveri come carta e legno, esprimono al meglio la ricerca costante di un silenzioso e potente equilibrio compositivo. Tratti pittorici fitti e simmetrici improvvisamente sono disarticolati da nuove spinte e forme che sembrano seguire pulsioni istintive e naturali. Numerose le esposizioni dedicatele, sia in Europa che in America. Tra i vari eventi e festival internazionali cui prende parte si ricordano Living Walls, primo festival di street art femminile tenutosi ad Atlanta (USA) nel 2012, ed il prestigioso Le Mur a Parigi, nel 2015.

Aris, nato nel 1978 in Toscana, inizia la sua attività nel 1993.
Le pareti dei vagoni ferroviari gli offrono la possibilità di creare e sperimentare, usando così il ferro o altri materiali poveri come sfondo alle sue opere.
Sviluppa da subito un personale lettering da cui, nel corso del tempo, si allontana per giungere progressivamente ad un particolare stile figurativo, in cui i riferimenti netti delle forme si confondono, si amalgamano gli uni agli altri creando surreali e complessi effetti ottici.
Il viaggio e la necessità di esplorare sono parti fondamentali della sua vita e del suo lavoro, portandolo a dipingere in varie nazioni, Spagna, Germania, Polonia, Russia e a realizzare numerose opere pubbliche in spazi non tradizionalmente votati all’arte. Aris è stato tra i protagonisti della mostra al PAC di Milano, “Street Art, Sweet Art” nel 2007, la prima in Italia a consacrare ufficialmente, all’interno di un’istituzione museale pubblica, gli street artist della scena milanese e bolognese.

Nelio, nato nel 1982 in Francia, sviluppa un approccio artistico unico, che combina simboli, lettere, paesaggio e forme geometriche. La sperimentazione astratta portata avanti dall’artista genera un immaginario di forme, colori vivaci ed elementi geometrici, dando vita a trame fitte ed articolate, un moto continuo fatto di giochi percettivi, elementi piatti e tridimensionali, in cui lo spettatore si ritrova coinvolto in una personale astrazione della forma. Numerose le opere pubbliche da lui realizzate in Europa ed esposizioni internazionali, presso importanti gallerie a San Francisco, Melbourne, Montreal, Berlino, Parigi.

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MAGMA gallery is glad to invite you to the opening of the exhibition Endless, on Saturday April 22, from 18.30 onwards.
Every human beings, since its birth, has to deal with the concept of limit. Faced with the complexity of the real, human knowledge turns out to be powerless, circumscribed within the boundaries of the sensitivity. Then, the limit seems to be an insurmountable barrier able to restrain our dreams, desires and expectations.
Imagination, however, allows man to overcome this state of condition and leads him to think of himself as a free creature. It is then that the limit can be re-invented, re-created in the artist's mind, who can redefine the coordinates. Thus, the concept of boundary, of border, loses its negative meaning, creating the conditions for a new, inexhaustible potential.

Endless: the ‘no end’, the inexhaustible, the infinite. That is, most probably, what gathers together Aris, Martina Merlini and Nelio, the three artists involved in the new exhibition. Each artist develops an original and innovative language, looking for subtle compositional balances which seem to move in an apparently endless path. Thick textures, nuanced figures, and deceptive superimpositions of shapes, invite us to 'go further', not to indulge on what is 'locked' in the frame. The works suggest new imaginative spaces, encourage the audience to use its own imagination, to explore unknown territories, investigating the limitless hinges of reality’s weave.
Therefore, in Aris’ works, forms blend together, creating a hybrid and confusing dimension, similar to the oniric one. The Tuscan artist elaborates an incredibly personal figurative style, where the references to the phenomenal world are only vaguely evoked, being 're-mixed' in a surreal visual effect. The appearances are ductile, devoid of any rigor and constraint, and almost created to be modeled.
Even in the case of the French artist Nelio, references to the idea of trespassing are constant. In his research, the artist finds abstraction the best way for creating imaginary shapes. Thanks to a continuous motion of perceptual illusions and reference games, the viewer is unwittingly involved in a further reality, where the background and figures constantly 'veil' and ‘unveil’.
In Martini Merlini’s research, the notion of the limit is investigated in a subtle and refined way. In her works, geometric abstraction becomes a fundamental expedient to investigate human nature, perpetually poised between the rational and the irrational. Dense and symmetrical pictorial traits are unexpectedly disjointed from the impulse of new, instinctive and primordial forces.

The Human being is paradoxical. If, on the one hand, he is aware and conscious of his limitations, on the other hand he is constantly trying to overcome them, to devise alternative ways, free from predetermined trajectories.

Aris, born in 1978 in Tuscany, started his activity in 1993.
The walls of railway wagons offered him the opportunity to create and experiment, using iron or other poor materials as background to his works. He immediately developed a personal style of lettering from which he gradually moved, by looking his figure which later turned into an accumulation of shapes and forms, creating surreal and complex optical effects.
Travelling and the need to explore are fundamental parts of his life and work, leading him to paint in various countries, Spain, Germany, Poland, Russia and to realize several public works in spaces not traditionally voted to art.
Aris has been among the protagonists of the exhibition held at PAC in Milan, “Street Art, Sweet Art” in 2007, the first in Italy to officially legitimize, in a public museum institution, the street artists of Milanese and Bolognese scene.
Martina Merlini (Bologna, 1986) lives and works in Milan.
From illustration to geometric abstraction; a path that leads the artist to experience and learn about herself through various expressive contexts such as, among others, street art and installations. Materials such as wax and varnishes, applied to poor media as paper and wood, best express the constant research of a quiet and powerful compositional balance. Thick and symmetrical pictorial lines are suddenly disjointed by new forces and forms that seem to follow natural instincts and impulses. Numerous exhibition have been dedicated to her, both in Europe and in America. Among the various events and festivals she took part in, are Living Walls, the first festival of street art only for women held in Atlanta (USA) in 2012, and the prestigious Le Mur in Paris, in 2015.
Nelio, who was born in 1982 in France, developed a unique artistic approach that combines symbols, letters, landscapes, and geometric shapes. Abstract experimentation brought forward by the artist creates imaginary shapes, bright colors and geometric elements, generating dense and complicated textures, continuous motion made of perceptual games, and flat and three-dimensional elements in which the viewer finds himself caught in a personal abstraction of form. He made a great number of public works in Europe and international exhibitions, in important galleries in San Francisco, Melbourne, Montreal, Berlin, Paris.

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Ingresso e biglietti

http://www.magma.gallery/

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