I Diraq sono un gruppo italiano che compone e suona musica inedita.

Alcune vecchie sonorità americane fanno da contrappeso a un senso di italianità, il quale si esprime in sensazioni visive, attraverso paesaggi esotici, attraverso impressioni cinematiche.
Ciò si traduce nel tentativo di creare una musica che attraversa i generi in maniera trasversale, stazionandoci provvisoriamente come un flusso sonoro che fa del rock desertico un occasione per camminare sui confini della black music, attraversando il rhythm and blues e la psichedelia, percorrendo le strade impolverate di un certo tipo di folk, sempre con un occhio attento al senso della melodia.

Dal 2009, anno di inizio della propria attività musicale, la formazione ha subito diversi cambi di line-up. La cellula iniziale ruota intorno alla chitarra di Edoardo Commodi e la Voce di Matteo Bruni, per poi confluire nelle batterie di Michele Gatti e nel basso di Alessandro Di Loreto, affiancati dal fonico Lorenzo De Canonico.

Nel 2010 i Diraq hanno pubblicato il primo lavoro in studio, un EP omonimo di 6 tracce a tiratura limitata, volutamente grezzo nei suoni e semplice nella forma, che ha aperto alla band diversi palchi sia in Umbria che nel resto del centro e nord Italia.

È nel 2012 che la formazione ha avuto la possibilità di registrare il proprio disco d’esordio, l’LP autoprodotto: “Fake Machine”, dove la band ha sperimentato un desert rock con forti influenze stoner e blues, elementi enfatizzati dall'ingresso del nuovo batterista Federico Sereni. Registrato all’Urban Recording Studio di Perugia e missato a Frascati da Emiliano Esposti, “Fake Machine” è stato pubblicato nel Settembre 2013 e nel periodo successivo ha incontrato l’attenzione di molti addetti del settore musicale, ricevendo numerose recensioni sia on line che su carta stampata, i quali, assieme alle diverse rotazioni radiofoniche, hanno contribuito alla visibilità del gruppo, favorendone l’apertura delle porte di alcuni dei migliori Club e festival nazionali.

Dopo un lungo periodo speso nella promozione di “Fake Machine”, nei Diraq avviene un ulteriore cambio di formazione; vengono infatti inseriti due nuovi componenti, dapprima il bassista Francesco Mengoni, che prende l'eredità di Alessandro Di Loreto prima e Leonardo Bizzarri poi, successivamente il cantante Daniel Abeysekera che subentra a Matteo Bruni. Entrambi gli elementi hanno il merito di portare ulteriori influenze e nuove soluzioni, che fanno evolvere ancora una volta le sonorità del gruppo.

Attualmente i Diraq si sono stabilizzati attorno alla chitarra di Edoardo Commodi, la batteria di Federico Sereni, il basso di Francesco Mengoni e la voce di Daniele Abeysekera. La loro attività continua con l'obbiettivo di portare il loro live a più orecchie possibili, senza penalizzare il lavoro di sala prove, dove avviene la stesura e l'arrangiamento delle canzoni che verranno condensate nel prossimo lavoro in studio.