#bassweightnight Preview
FREE ENTRY. BRING SOME BEER
▄ 17:00 - 18:30 | Sahara MonAmour [SLOW COMA]
▄ 18:30 - 19:30 | K-Rob (Italian Debut)

VENERDI' 17 NOVEMBRE PAYNOMINDTOUS.it e Bunker, Torino si uniscono per un'esperienza dancefloor epifanica due djset e un live show (K-Rob, Barks, PRESENTE) in cui il corpo sonoro dello spettatore/ascoltatore, per mezzo delle basse frequenze protagoniste, pulserà all'unisono con gli altri realizzandosi parte di un'unica massa vibrante. GIOVEDI' 16 NOVEMBRE, il giorno prima, Gravity Records di Via Tarino ospiterà la preview della #bassweightnight con la preziosa collaborazione della crew SLOW COMA.

▄ 17/11 PARTECIPA / LINEUP / TICKETS: https://www.facebook.com/events/1712533978777965/
#bassweightnight sarà l'ultimo party PAYNOMINDTOUS del 2017, non costringeteci a ricattarvi in cambio della vostra presenza.

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Sahara MonAmour 𝗗𝗝𝗦𝗘𝗧
Sara Bessolo, amante incondizionata della musica elettronica, a 20 anni si trasferisce a Londra, dove ha modo di approfondire e coltivare questa passione nello stimolante contesto della club culture londinese. Da poco rientrata in Italia, suona attivamente tra Torino e Bologna, attingendo continua ispirazione da queste due realtà musicali. Nei suoi dj set fonde ritmi analogici e spezzati con sonorità ipnotiche electro e acid.

K-Rob 𝗗𝗝𝗦𝗘𝗧
K-Rob aka Robert Kisi, producer e dj rumeno, host del seminale show radio Deep Structure [http://bit.ly/DEEP-STRUCTURE], è uno dei principali esponenti dell'ondata di musica elettronica che coniuga ritmi spezzati a 170bpm, cavalcate techno industriali e profonde pulsioni oscure nota come deep drum and bass. Ha pubblicato per alcune delle maggiori etichette di settore come Eternia Music, Conspired Within Music, ONSET AUDIO. DEBUTTO ITALIANO

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"𝘞𝘩𝘦𝘯 𝘣𝘢𝘴𝘴 𝘸𝘢𝘧𝘵𝘦𝘥 𝘧𝘳𝘰𝘮 𝘵𝘩𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘢𝘬𝘦𝘳 𝘤𝘢𝘣𝘪𝘯𝘦𝘵𝘴, 𝘵𝘩𝘦 𝘢𝘪𝘳 𝘣𝘦𝘤𝘢𝘮𝘦 𝘵𝘩𝘪𝘤𝘬𝘦𝘳, 𝘩𝘦𝘢𝘷𝘪𝘦𝘳. 𝘈𝘣𝘳𝘶𝘱𝘵 𝘴𝘪𝘭𝘦𝘯𝘤𝘦𝘴 𝘴𝘦𝘦𝘮𝘦𝘥 𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘤𝘦 𝘢 𝘷𝘢𝘤𝘶𝘶𝘮 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘤𝘵. 𝘔𝘰𝘴𝘵 𝘰𝘯 𝘵𝘩𝘦 𝘥𝘢𝘯𝘤𝘦𝘧𝘭𝘰𝘰𝘳 𝘫𝘶𝘴𝘵 𝘴𝘸𝘢𝘺𝘦𝘥 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘵𝘩𝘦 𝘴𝘩𝘪𝘧𝘵𝘴 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘶𝘳𝘦 𝘢𝘯𝘥 𝘷𝘪𝘣𝘳𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯 [..]. 𝘛𝘩𝘦 𝘴𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘸𝘢𝘴 𝘢𝘭𝘮𝘰𝘴𝘵 𝘵𝘰𝘵𝘢𝘭𝘭𝘺 𝘥𝘢𝘳𝘬, 𝘭𝘦𝘢𝘷𝘪𝘯𝘨 𝘵𝘩𝘰𝘶𝘨𝘩𝘵𝘴 𝘵𝘰 𝘧𝘰𝘤𝘶𝘴 𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘶𝘯𝘥 𝘢𝘯𝘥 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯. 𝘋𝘪𝘧𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘵 𝘵𝘰𝘯𝘦𝘴 𝘥𝘳𝘦𝘸 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘵 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘦𝘴 𝘧𝘳𝘰𝘮 𝘷𝘢𝘳𝘪𝘰𝘶𝘴 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘰𝘧 𝘮𝘺 𝘣𝘰𝘥𝘺 [..], 𝘣𝘶𝘵 𝘵𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘶𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘮𝘺 𝘤𝘩𝘦𝘴𝘵 𝘸𝘢𝘴 𝘢𝘭𝘮𝘰𝘴𝘵 𝘪𝘯𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵 [..]. 𝘛𝘩𝘳𝘰𝘶𝘨𝘩𝘰𝘶𝘵 𝘵𝘩𝘦 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵, 𝘮𝘺 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪𝘭𝘴 𝘧𝘭𝘶𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦𝘥 𝘢𝘯𝘥 𝘮𝘺 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯 𝘣𝘭𝘶𝘳𝘳𝘦𝘥. 𝘐 𝘸𝘢𝘴 𝘣𝘶𝘰𝘺𝘦𝘥, 𝘱𝘶𝘭𝘭𝘦𝘥, 𝘱𝘶𝘮𝘮𝘦𝘭𝘭𝘦𝘥. 𝘚𝘱𝘦𝘥 𝘶𝘱, 𝘴𝘭𝘰𝘸𝘦𝘥 𝘥𝘰𝘸𝘯. 𝘛𝘰𝘰 𝘮𝘶𝘤𝘩 𝘵𝘰 𝘨𝘳𝘢𝘴𝘱 𝘢𝘵 𝘰𝘯𝘤𝘦: 𝘫𝘶𝘴𝘵 𝘨𝘰 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘵𝘩𝘦 𝘧𝘭𝘰𝘸 [..]. 𝘈𝘧𝘵𝘦𝘳𝘸𝘢𝘳𝘥𝘴, 𝘮𝘺𝘴𝘦𝘭𝘧 𝘢𝘯𝘥 𝘰𝘵𝘩𝘦𝘳𝘴 𝘪𝘯 𝘰𝘶𝘳 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘺 𝘳𝘦𝘱𝘰𝘳𝘵𝘦𝘥 𝘧𝘦𝘦𝘭𝘪𝘯𝘨 𝘢𝘴 𝘵𝘩𝘰𝘶𝘨𝘩 𝘸𝘦’𝘥 𝘣𝘦𝘦𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵 𝘰𝘧 𝘢 𝘴𝘪𝘯𝘨𝘶𝘐𝘢𝘳 𝘷𝘪𝘣𝘳𝘢𝘵𝘪𝘯𝘨 𝘮𝘢𝘴𝘴, 𝘢𝘭𝘭 𝘰𝘧 𝘶𝘴 𝘮𝘰𝘥𝘶𝘭𝘢𝘵𝘦𝘥 𝘣𝘺 𝘵𝘩𝘦 𝘴𝘢𝘮𝘦 𝘦𝘯𝘦𝘳𝘨𝘺 𝘤𝘺𝘤𝘭𝘦𝘴, 𝘦𝘢𝘤𝘩 𝘨𝘳𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘯𝘨 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘵𝘩𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘢𝘥𝘰𝘹 𝘰𝘧 𝘣𝘦𝘪𝘯𝘨 𝘮𝘢𝘥𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘴𝘦𝘭𝘺 𝘢𝘸𝘢𝘳𝘦 𝘰𝘧 𝘰𝘯𝘦‘𝘴 𝘰𝘸𝘯 𝘣𝘰𝘥𝘺 𝘢𝘵 𝘵𝘩𝘦 𝘴𝘢𝘮𝘦 𝘵𝘪𝘮𝘦 𝘢𝘴 𝘪𝘵 𝘴𝘦𝘦𝘮𝘦𝘥 𝘵𝘰 𝘣𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘴𝘰𝘭𝘷𝘪𝘯𝘨 𝘪𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘰𝘶𝘯𝘥. 𝘓𝘦𝘢𝘷𝘪𝘯𝘨 𝘵𝘩𝘦 𝘤𝘭𝘶𝘣 𝘴𝘰𝘮𝘦𝘰𝘯𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘥𝘦𝘥 𝘮𝘦 𝘢 𝘧𝘭𝘺𝘦𝘳 𝘵𝘩𝘢𝘵 𝘳𝘦𝘢𝘥: 𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘰𝘯 𝘣𝘢𝘴𝘴 𝘸𝘦𝘪𝘨𝘩𝘵" _ 𝗟𝗼𝘄 𝗘𝗻𝗱 𝗧𝗵𝗲𝗼𝗿𝘆: 𝗕𝗮𝘀𝘀, 𝗕𝗼𝗱𝗶𝗲𝘀 𝗮𝗻𝗱 𝘁𝗵𝗲 𝗠𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶𝘁𝘆 𝗼𝗳 𝗦𝗼𝗻𝗶𝗰 𝗘𝘅𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝗰𝗲, by Paul C. Jasen