Il circolo culturale Kalinka esiste con questo nome dal 1988, dalla sua nascita fino ad ora si è impegnato a valorizzare l’associazionismo e il volontariato come espressioni di impegno sociale culturale, e solidaristico.
La volontà che ha guidato il circolo è stata quella di sviluppare capacità di auto-organizzazione rivolta a diffondere i valori di libertà individuali e collettivi. Particolare accento è stato dato al sostegno di progetti che coinvolgessero le necessità del mondo giovanile, verso il quale si è sempre rivolto nel corso di questi 18 anni.
Nella sua vita il circolo Kalinka ha avuto molte anime: si è avvicinato a molteplici forme di espressione culturale e artistica, dalla musica di base e giovanile al jazz, dal cinema e la fotografia, alla letteratura e alla filosofia, dalla poesia al teatro.
Sul suo palco nel correre degli anni è passato di tutto o quasi, conferenze sugli anni di piombo, corsi di astronomia, di gastronomia, Gene Gnocchi, rassegne di film del Rag. Ugo Fantozzi, Vinicio Capossela, cene Pakistane, cene Cubane, Antonio Albanese che provava il suo Epifanio in giro per l’italia, Aldo e Giovanni e Giacomo (allora Aldo e Giovanni) nelle loro prime uscite in pubblico, Max Gazze’, corsi di giornalismo, di musica, centinaia di giovani gruppi, per cui il palco del Kalinka è stato l’occasione di debuttare, di esprimere la loro musica.
A parte la grande lungimiranza artistica dimostrata negli anni, Kalinka si è sempre fatto portavoce delle necessità dei giovani, fornendo un punto ormai storico e riconosciuto a livello nazionale di aggregazione e socializzazione.
Ma il Kalinka rimanendo fedele ai principi sul quale è stato costituito, si è preoccupato di non dimenticare, che volontariato è anche sostegno, fornendo aiuto a persone e realtà meno fortunate, spendendosi tramite l’azione coordinata dei suoi soci o attraverso progetti di sostegno per attività di beneficenza, (Raccolta fondi per una scuola per ragazzi con handicap mentali in Sri Lanka, per l’associazione Kabara Lagdaf per i bambini del Saharawi, il progetto Chernobyl solo per citarne alcuni).
Dopo il cambio di sede, che ha portato un assestamento logistico – strutturale ed un inevitabile ma necessario cambiamento generazionale degli organi direttivi, si è avviato un processo di riorganizzazione delle attività cercando di ampliare, migliorarne le qualità ed indirizzarle ad una fascia di età sempre più ampia.
Oltre alla consueta programmazione musicale rivolta ai giovani si è tentato di strutturare un programma di musica jazz; si è organizzato un ciclo di 5 conferenze multidisciplinari, intitolato “Lo spazio e il tempo: mutazioni di fine millennio” sul tema dei mutamenti della nostra era; sono state proposta in collaborazione con la FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CARPI , una serie di lezioni di giornalismo che cercassero di chiarire il rapporto tra informazione e realtà; si è partecipato, in collaborazione con l’A.R.C.I. e con il patrocinio del Comune di Carpi, all’organizzazione di “COCCOBELLO”, manifestazione estiva che ha raggiunto e mantenuto una formula mista di intrattenimento e impegno culturale.