I Tinariwen hanno appena completato le registrazioni del loro nuovo album (il settimo della band) nel deserto roccioso vicino M’Hamid, una piccola città nel sud del Marocco (conosciuta anche con il nome berbero di Taragalte), situata nella valle del Draa, nella zona di Zagora.
Questa particolare area è stata scelta perchè la loro città natale nel nord del Mali, si è ultimamente rivelata troppo instabile e pericolosa a causa di nuovi conflitti. Taragalte è anche un luogo di notevole importanza culturale per la popolazione Tuareg-berbera essendo il luogo in cui tutte le carovane si fermavano prima di continuare il lungo viaggio per Timbuktu.
Le riprese del disco sono iniziate nel Febbraio 2016 in uno studio di registrazione mobile posizionato sotto una tenda, circondato da dune del deserto. Tre settimane per suonare, arrangiare e registrare. L’album includerà anche dei brani registrati durante la Rancho De La Luna Session nella quale I Tinariwen parteciparono nel 2014 insieme ad Alain Johannes, Kurt Vile and Matt Sweeney.
I Tinariwen suonarono per la prima volta a Taragalte nel 2008 per la prima edizione del festival che prende appunto il nome berbero della cittadina. Durante quella occasione i promoter invitarono la band a restare più giorni per registrare.
Da quella volta l’idea rimase viva e presto diventò chiaro che quel luogo sarebbe stato scelto per registrare un loro nuovo album.
Condividere lo stesso sentimento viscerale per la loro terra, la loro libertà, la loro semplice vita e il loro “assouf” (un senso di assoluta e profonda nostalgia che emerge quando si è lontani dalla propria terra) era qualcosa che I Tinariwen avrebbero dovuto fare con I loro fratelli nomadi di Taragalte, qualcosa che risuonava specialmente tra le giovani generazioni dell’area di Zagora.
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