Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?
Gianni Rodari
Sbagliando si impara, ancor più ridendo dei propri errori, ancora più su un palcoscenico, dove l’imperfezione è il motore di tutto e scivolare su una buccia di banana suscita risate ed empatia:
Il teatro non è indispensabile. Serve ad attraversare le frontiere fra te e me.
Jerzy Grotowski
Se ridiamo insieme al gioco del teatro, e se giocando a questo gioco incontro l’altra o l’altro da me, costruiremo una bella storia condivisa, e avremo bei ricordi:
La mia giovinezza è il periodo che ricordo più spesso, anche se non è stato facile, ma pieno di parole che si confondevano con il teatro
Monica Vitti
Tempo e luogo dei ricordi, l’infanzia trova nel teatro uno spazio di scoperta, esplorazione, espressione e narrazione di sé.
Il teatro costituisce, per questa fascia di età, l’opportunità di sperimentarsi in una dimensione fisica, emotiva e creativa in un contesto differente ed esterno alla famiglia e alla scuola. E’ un momento di gioco e di apprendimento, legato alla consapevolezza di sé, dello spazio e del tempi in cui ci si trova, alla relazione, alla condivisione di stati d’animo, intuizioni, energie. Ascoltare il racconto della compagna accanto a me, osservare la stanza nella quale mi trovo, ridere di ciò che dico io stessa, di un gesto buffo o inaspettato. Intuire una emozione o una sensazione, darne vibrazione in una parola, un gesto, un silenzio. Sorprendermi della mia stessa voce che risuona nella stanza, scoprirmi timida o impacciata, o al contrario estroversa e desiderosa di raccontare, essere al centro della scena, di divertire o intrattenere. Tutto questo e ancora di più posso sperimentare facendo teatro, grande opportunità per scoprire le mie inclinazioni.
Come è strutturato il laboratorio?
Ogni incontro, della durata di due ore, prevede una parte iniziale in cui il gruppo entra nel contesto del laboratorio con giochi di benvenuto, movimento, osservazione, ascolto. Si accendono le energie, il corpo si predispone ad agire nello spazio e si interiorizzano quelle poche ma indispensabili regole per giocare e divertirsi insieme. Si lavora sui sensi, sulla voce, sull’ascolto, sull’equilibrio e la coordinazione. La parte centrale di ogni incontro vede entrare nel vivo il gioco di improvvisazione e drammatizzazione, attingendo da storie celebri, film o di ispirazione personale, fiabe. Si crea così un primo approccio alla rappresentazione, con ogni partecipante nel doppio ruolo di pubblico e compagnia. Nella parte finale ci si predispone alla chiusura della sessione, elaborando le emozioni provate e dandosi l’arrivederci all’incontro successivo.
Il laboratorio si articola in 10 incontri settimanali. Il primo incontro sarà gratuito e di prova, i due incontri finali si arricchiranno del contributo di Marianna De Leoni per un primo approccio al teatro di figura in occasione delle festività natalizie, ovvero manipolazione di burattini per un Racconto di Natale.
Calendario incontri:
- martedì 17 ottobre ore 16-18 (incontro di prova gratuito)
- martedì 24 ottobre ore 16-18
- martedì 31 ottobre ore 16-18 (speciale Halloween)
- martedì 7 novembre ore 16-18
- martedì 14 novembre ore 16-18
- martedì 21 novembre ore 16-18
- martedì 28 novembre ore 16-18
- martedì 5 dicembre ore 16-18
- martedì 12 dicembre ore 16-18 (speciale Natale, teatro di figura)
- martedì 19 dicembre ore 16-18 (speciale Natale, teatro di figura)
Sede: DAD Art, via Castelfidardo, 6 Osimo (AN)
Docenti: Romina Antonelli, Marianna De Leoni
Info e iscrizioni: formazione@specchisonori.org