Mimes of Wine nascono come progetto solista della cantante e pianista Laura Loriga, nel 2007.
Laura, bolognese di nascita e apolide adottata negli States, ha scritto il primo album, Apocalypse sets in in tre anni, influenzata dalle città in cui ha vissuto in quel periodo (Bologna, Parigi, San Francisco, Los Angeles), e dai musicisti con cui ha collaborato in ognuna di esse. Negli ultimi due anni, Laura ha composto il terzo album, La Maison Verte, arrangiandolo insieme alla band, la quale questa volta ha dato un contributo ancora piu’ significativo. Il risultato e’ un lavoro sempre piu’ di insieme, accompagnato da un ulteriore passo in una direzione diversa, e piu’ minimale, a livello di scrittura.
[La Maison Verte - recensione di Marco Boscolo - sentirescoltare]
“i Mimes of Wine non hanno niente da invidiare a nessuno. Anzi, hanno molto da essere invidiati. Intanto una maturità espressiva confermata anche sulla lunga distanza, in cui Laura Loriga pennella atmosfere umbratili, chiaroscurali, che non si fermano alla posa, ma diventano parte integrante della potenza del sound della band. Alla già ottima Birds of Feathers dell’EP, si accompagnano qui il raga di Shemkel, l’aura retrò di Hour, la delicata armonia notturna di Lover’s Eyes e l’oscura forza dell’opener Below A Fire. Il disco è innervato da una teatralità livida, come di brani che vengono rappresentati, messi in scena: segno della bontà del songwriting. Si è detto dei riferimenti, voluti e cercati, ai Devics, del fantasma di Jeff Buckley che è lì a guardare e benedire, dell’accostabilità a una Cat Power, senza dimenticare Joni Mitchell. Tutto vero, tutto giusto, ma oramai la creatura della Loriga cammina con le proprie gambe“ http://sentireascoltare.com/recensioni/mimes-of-wine-la-maison-verte/