Il Link prosegue con le sue escursioni in città facendo questa volta tappa nello storico Sferisterio per un’occasione importante: la presentazione del libro del dj e producer Lele Sacchi, “Club Confidential. Cultura, dancefloor e rivoluzioni: un dj racconta la notte” (Utet, 2018).
Miscelando aneddoti personali alla storia dei nomi fondamentali del clubbing, Sacchi ci porta al Loft di David Mancuso a New York, nelle periferie industriali di Chicago e Detroit, alla Summer of Love inglese del 1988, fino a Ibiza, a Berlino e ai paesi arabi. Dietro il beat incessante e le luci soffuse, quella che emerge è la storia culturale di uno dei fenomeni di massa più importanti degli ultimi cinquant’anni.
Dopo la presentazione spazio alla musica con i dj set fino a notte di Soul Boy, Max Miranda e gAs.
Durante l'evento saranno presenti anche tre presidi riguardanti il connubio tra salute e clubbing: uno organizzato dalla cooperativa Carovana - nello specifico il progetto "Beat project" -, uno da Open Group sulla prevenzione e la cura dell'HCV - "Fatti il test" - e l'ultimo di Plus onlus che effettuerà test dell'HIV gratuiti e anonimi con personale paramedico.
Lele Sacchi, milanese d’adozione, è un dj, produttore discografico e promoter. Ha suonato in molti dei club di musica elettronica più importanti del mondo e da più di vent’anni è un riferimento della scena club italiana e internazionale. Eclettico conduttore e autore di programmi in radio da tutta la vita, dal 2012 conduce Radio2 in the Mix. Insegna Storia delle sottoculture musicali all’Istituto Europeo di Design (IED).
Club Confidential. Cultura, dancefloor e rivoluzioni: un dj racconta la notte
Il 12 luglio 1979, per sponsorizzare una partita di baseball al Comiskey Park di Chicago, una radio locale offrì biglietti omaggio in cambio di dischi da bruciare su un palco al grido «Death to Disco!». Accorsero in migliaia. Da pochi anni la musica dance aveva cominciato a ritagliarsi uno spazio nel mondo discografico, e nelle metropoli impazzava la moda dei club.
Quarant’anni dopo, i dj riempiono stadi, suonano davanti a migliaia di persone nei festival, scalano le classifiche dei dischi più venduti, sono in radio, tv...
Quelli che un tempo erano fanatici ricercatori di vinili, o tutt’al più nerd ultratecnologici, sono diventati delle star osannate in tutto il mondo. Lele Sacchi questa trasformazione l’ha vissuta in prima linea, dagli esordi in radio ai lavori per le etichette discografiche, fino all’organizzazione dei più grandi party di musica elettronica di Milano.
Miscelando aneddoti personali alla storia dei nomi fondamentali del clubbing, Sacchi ci porta al Loft di David Mancuso a New York, nelle periferie industriali di Chicago e Detroit, alla Summer of Love inglese del 1988, fino a Ibiza, a Berlino e ai paesi arabi.
Dietro il beat incessante e le luci soffuse, quella che emerge è la storia culturale di uno dei fenomeni di massa più importanti degli ultimi cinquant’anni. Non a caso Barack Obama nel 2014 ha dedicato una via al dj Frankie Knuckles per il suo contributo allo sviluppo e alla diffusione del patrimonio intellettuale di Chicago. Perché se in Italia molti giornalisti continuano a osservare questo movimento sotto la lente di una non ben precisa morale, in tutto il mondo si continua a ballare, a ribellarsi, e soprattutto a creare cultura. Anche nel buio di un dancefloor.