IN.VERSIONE CLOTINSKY sono Valeria entrambe, voce chitarra e voce batteria. La Vale ha vissuto tre anni in camper studiando le religioni e cercando di combattere la forza di gravità, la Valli tre anni in barca analizzando la psiche e studiando i venti. Per la Vale suonare è stato sfogo di un momento doloroso, ma insieme alla Valli si è trasformato in un percorso e un processo da vivere con gioia e curiosità.
Ispirate da Clotinsky (un’idea, una persona, mondi altri), risultano dirette e minimaliste, caratterizzate da un sound che richiama alla mente i capolavori dell'indie-rock statunitense di Violent Femmes e Beat Happening. Appartengono alla fiorente scena indipendente italiana ed hanno solcato i palchi di alcuni importanti festival, tra cui Musica Nelle Valli, Handmade Festival, Tafuzzy Days.
Dal 2012 hanno autoprodotto tre album, l’ultimo dei quali “Taxi” del 2016 che le ha portate in tour in tutta Italia per più di due anni permettendo loro di fare conoscere il mondo che le rappresenta. I loro brani “minimal lo fi” costituiscono una sorta di diario sonoro in continuo divenire, rinnovabile e dinamico, e l’immediatezza espressiva che le contraddistingue fa sì che ci si scontri con una vitalità sincera ed a tratti naif.
Attualmente stanno lavorando ai pezzi che faranno parte del disco nuovo in uscita nel 2018.
TAXI documenta l’inesauribile tendenza verso l’esplorazione, l’audace volontà di andare oltre l’apparenza e l'innato desiderio di libertà.
Grazie agli occhi dei protagonisti che animano l’intero disco, è possibile leggere vari livelli interpretativi di una medesima cosa: tramite Simeon, lo stilita che dall’alto della sua colonna scorge dimensioni altre (Caravan); mediante Sammy che curiosamente volge lo sguardo verso le linee di confine tra corpi adiacenti "at sunset I’m the sun you are the moon", per stupirsi poi delle infinite prospettive (Sammy Sings); e attraverso Someone che, nel bel mezzo della propria Odissea, sogna di nuotare libero e riemergere dall’abisso (Taxi).
Essere traghettati nell’immaginario Clotinsky equivale, per le dinamiche degli opposti, in linea con il nome che le identifica (In.versione), a cogliere un mondo capovolto in cui “willow tree" diventa l'albero dei sorrisi avvolgenti e dove, per raggiungere il mare, è necessario fare un balzo verso l’alto: "inverted sea, make a jump and swim” (Willow Tree).
Taxi è il viaggio della ricerca atta a scavare nelle profondità, fino a scoprire nuove verità proprio lì dove pareva improbabile collocarle (Cloudy Lens); ma è anche spensieratezza e piacere di smarrirsi nella "funny way” (Papaya); è amore, “we are the same cells” (Red Carpet), per giungere infine, cantando Murakami e le connessioni del suo Sheep Man, allo splendore della luce del mattino (Dance III).
Recensione TAXI: https://copylefteratura.wordpress.com/2016/06/04/taxi-in-versione-clotinsky
Video
https://www.youtube.com/watch?v=ulusxVInoCU
https://www.youtube.com/watch?v=1CyKcMh9pdg
https://www.youtube.com/watch?v=4_K9pssc8Ao
https://inversioneclotinsky.bandcamp.com
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