Ne abbiamo parlato tante volte, “arriva il cantierone”, e alla fine sta succedendo.
La Velostazione, così come l’abbiamo conosciuta in questi 3 anni, non esisterà più.
Per parecchi mesi un grosso cantiere ne cambierà per sempre gli spazi con un grande e bellissimo progetto del Comune di Bologna. Dopo 3 anni di attività intensa, 60,000 parcheggi, 350 eventi, 8 festival, 50 associazioni ospitate, ci prendiamo una lunghissima pausa.
L’area bici (parcheggio, noleggio, riparazione) rimarrà sempre aperta per pedalare fortissimo, anche sotto cantiere (non possiamo abbandonare i ciclisti di Bologna!), mentre l’area eventi (bar e cortile) chiuderà, con riapertura a data da destinarsi.
E allora festeggiamo! Festeggiamo questa fine nel modo più bello, ballando, sorridendo, incontrandoci.
Se hai mai bevuto una birra a Dynamo, se hai mai gonfiato le ruote da noi, se hai esposto un quadro, fatto yoga, se hai studiato a Dynamo, questa festa è per te.
Abbiamo scelto di finire con uno dei musicisti che ha firmato le serate più belle di Dynamo: Godblesscomputers. Opening act con un altro resident di Dynamo: Shapka aka Luca Garuffi.
Durante la Closing Week succederanno tante cose speciali, le ultime e indimenticabili. Per farci rimanere con tanta voglia di Dynamo! ----> Programma completo coming soon
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GODBLESSCOMPUTERS
Come i solchi dei vinili se analizzati al microscopio svelano costellazioni di polvere e paesaggi lunari, così in “Solchi” si scende in profondità alla ricerca dei momenti di una vita intera, segnata dalla presenza costante della musica. Sedici storie, paesaggi sonori, sedici solchi per rendere omaggio al percorso musicale e di vita fatto finora da Lorenzo. Il ritrovamento di alcune vecchie cassette in soffitta è l’inizio di un viaggio a ritroso nel tempo, tra mixtape ormai dimenticati, registrazioni di voci dell’infanzia, dischi di jazz, soul e hip hop. Il punto di partenza e di arrivo di questo viaggio si mescolano, passato e presente si uniscono per costruire il suono di Godblesscomputers oggi: fedele al groove delle sue influenze, un’elettronica calda prende forma in un caleidoscopio di sedici tracce, tra synth analogici, kalimbe, chitarre jazz, scratch, campioni, voci evanescenti.
Il lavoro prende il via durante l’ultima parte del precedente tour e continua per più di un anno, con continue addizioni e sottrazioni. Questa volta Godblesscomputers chiama in studio una squadra di musicisti, amici vecchi e nuovi (Davide Shorty, Giulio Abatangelo dei Klune, Francesca Amati degli Amycanbe, Paolo Baldini, Inude, Ricky Cardelli dei Funk Rimini, Forelock…), non solo per le parti vocali ma anche per per arricchire alcune tracce, talvolta costruite insieme, oppure frutto di jam in studio montate e smontate a posteriori.
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