19.00 > Passepartout libreria caffè
INAGIBILE (doc-film di Giulia Natalia Comito, con Bob Corn)
22.30 > Circolo ARCI La Serra di Recanati
BOB CORN (concerto indie-folk da San Martino Spino - Modena)
Tra il 20 agosto 2016 ed il 18 gennaio 2017 vi furono le scosse di terremoto che fecero tremate il centro Italia e che tutti noi ricordiamo sulla nostra pelle. Il 20 Gennaio 2012 ci fu il terremoto dell’Emilia che Tiziano Sgarbi, in arte Bob Corn, ricorda sulla sua pelle e su quella degli Emiliani.
Per non dimenticare quei giorni terribili, ma anche per sensibilizzare sulla necessità di solidarietà di cui entrambe queste zone d’Italia hanno ancora bisogno, Venerdì 16 febbraio alle 19.00 il Circolo ARCI La Serra di Recanati e l’UCCA La Serra di Recanati, in collaborazione con il Passe-partout libreria caffè, ospiteranno la proiezione del film-documentario “Inagibile” di Giulia Natalia Comito (premiato al Bellaria Film Festival 2016) che vede proprio Bob Corn (e la sua crisi creativa post-sisma) come protagonista. Alle 22.30 seguirà poi il concerto di Bob Corn, padre spirituale di buona parte della scena indipendente italiana ed emiliana e cantautore folk che ha il sapore di altri tempi. Un personaggio assolutamente puro, veramente DIY, mai inclinato alle mode, lontano dal valutare le canzoni come meri “prodotti” musicali. Un cantatore che ormai da anni interpreta la sua musica come interpreta la sua vita: un hobo che, dalla pianura padana, ha viaggiato per tutta Europa e per gli States con la sua piccola chitarra e con le sue grandi storie.
INAGIBILE:
Sinossi: Bob Corn, ha composto tutte le sue canzoni disteso a letto, lo sguardo rivolto al soffitto della camera. Fino alla notte del 20 maggio 2012, quando anche la sua casa, come quella di migliaia di altri emiliani, non ha retto alla furia del terremoto. Da allora non ha più scritto canzoni, e quelle vecchie gli è venuta voglia di suonarle più qui, nella sua terra, tra la sua gente, che altrove, in giro per il mondo, come ha sempre fatto. INAGIBILE racconta l’elaborazione di un dramma collettivo dall’inedita prospettiva di un musicista, da molti anni tra i punti di riferimento più amati della scena indipendente italiana. E lo fa alternando il racconto orale di Bob Corn, alla sua musica, nel corso di tre concerti tenuti in altrettanti luoghi dal forte impatto simbolico: la vecchia casa di San Martino Spino, le cui pareti sono da sempre impregnate di musica, quella di Bob e di centinaia di gruppi da tutto il mondo; il villaggio Map (Moduli abitativi permanenti) di Finale Emilia, un non-luogo che prima del terremoto non esisteva e che ancora oggi accoglie decine di famiglie rimaste senza un tetto; e la sede dell’Associazione Mani Tese, sempre di Finale Emilia, punto di riferimento cruciale e mai inagibile per tutta la comunità terremotata. Un mini tour intimo e domestico, quindi, nato dalla necessità di raccontare come un evento traumatico e imprevisto abbia rafforzato il legame con la propria terra e cambiato per sempre il modo di sentire la propria musica.
Dicono di BOB CORN:
“Una chitarra e una voce che possono rimanerti in testa e nel cuore, una spontaneità compositiva e una freschezza malinconica da riuscire a regalare occhi lucidi a chiunque sia pronto ad aprire orecchie e anima a questi brani suonati in punta di chitarra.”
(Filippo Floridia - Storia della musica)
"Qualcosa di Bob Corn rientra nell’ordine del meraviglioso.
Non è facile spiegare la ragione per cui la sua musica, così semplice, è allo stesso tempo anche così sottile e complicata. ... le parole delle sue canzoni sono inequivoche e pulite, raccontano di caffè nero, tradimenti, paure...”
(Edoardo Bridda - Sentireascoltare)
“... bellissimo. Essenziale. Che vi riempirà la testa e poi se ne andrà. Come un padre. Vi terrà al caldo. Vi farà vivere altrove. Vi farà bene. Tenetelo tra le cose più care.”
(Sandro Giorello - Rockit)