Dalla Cira - Produzioni in collaborazione con DNA concerti inaugura la stagione estiva 2019 con un grande concerto!!
✔ Be Forest ► Mer 29 maggio 2019 – Dalla Cira, Pesaro (PU);
✔ Aftershow ► Guagno & Cobra dj set
✆ orari:
● apertura porte - ore 19.00
● Be Forest - ore 22.30 (puntuali);
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■ Dalla Cira - Viale Trieste 244 Pesaro (PU) - Free Entry
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➜ BE FOREST
Dentro a un buio che non è solo notte, in fondo a un buio che non ha mappe, né pareti da raggiungere per aggrapparsi e avanzare verso qualche luce. Nessun riferimento: oltre le mani soltanto questo buio, per galleggiare o per lasciarsi andare. La musica del nuovo disco dei Be Forest si espande in ogni direzione, si immerge nell’oscurità fino a esserne fatta della stessa sostanza. Knocturne: knock, un colpo, un segnale
dalla notte. Questo disco è un richiamo nel buio e al tempo stesso la risposta.
I Be Forest mancavano dal 2014, dai tempi dell’acclamato Earthbeat, e per il loro ritorno hanno voluto scegliere con cura e pazienza il modo giusto, mettendo a punto un’opera che li rappresentasse dalla prima all’ultima nota, un disco che fosse, innanzitutto, onesto, diretto. Lo si avverte subito dal suono, al tempo stesso più spoglio e più ricco, il più possibile analogico. Nonostante la produzione di ogni traccia sia stata
molto meditata e stratificata, i Be Forest hanno raggiunto qui la loro musica più sincera di sempre, pura.
“Abbiamo impiegato tanto a scrivere questo album, a registrarlo e finirlo, ma ci abbiamo messo molto più tempo a capirlo noi per primi. A differenza degli altri nostri dischi, non ha un luogo di riferimento o dei colori: non siamo in Norvegia in mezzo a un bosco, né in una riserva indiana seduti intorno al fuoco.
All'inizio, pensavamo che questo disco fosse ambientato nello spazio... poi ci siamo sentiti attratti dall’opposto, dagli abissi più profondi, dall’idea di quel buio interminabile. E in un certo senso, questa è stata l’immagine che si è impressa più di tutte in queste canzoni.”
In mezzo a quei riverberi così caratteristici dei Be Forest, tra delay che si sovrappongono, percussioni dolenti e rabbiose, e quella voce come un sussurro in un sogno, Knocturne racconta la necessità di parlare con sé stessi nel modo più leale possibile, dichiarare i propri limiti per poi crescere e diventare ciò che si è,
e non ciò che si vuol essere.
Knocturne cattura questo sentirsi smarriti nel “tempo di mezzo”: non più bambini, non ancora adulti.
Knocturne è stato prodotto da insieme ai Be Forest, registrato e mixato da Steve Scanu e
masterizzato da Josh Bonati.
Oltre a (voce e basso), (voce, batterie, Eminent) e
(chitarra), hanno suonato in questo disco anche Steve Scanu, e Luca Sorbini.
Le grafiche sono di Luca Sorbini, le fotografie di Marco Cappannini.