OoopopoiooO

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Far suonare l'invisibile, manipolare l'inudibile per mezzo delle proprie mani. Un mix onirico tra la canzone e la musica cinematografica.
Dopo due anni di intensa attività e più di settanta date in Italia, Europa e Americhe, esce finalmente il primo lavoro discografico del duo OoopopoiooO, progetto di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, musicisti tra i più interessanti nel panorama italiano odierno.

Vasi, punto di riferimento del mondo della sperimentazione e presente sulla scena internazionale da più di 25 anni, è noto al grande pubblico soprattutto per le collaborazioni con Vinicio Capossela e Mike Patton.

Sturba è invece una novità assoluta nel panorama musicale italiano, almeno per i non addetti ai lavori. Attiva attualmente in progetti originali, come "Vale & the Varlet", e nell'ensemble "Grande Abarasse Orchestra" di John de Leo.

Il loro lavoro vede come protagonista il theremin (strumento del quale sono entrambi virtuosi e massimi esponenti), e si pone a cavallo tra pop e sperimentazione sonora, incrociando spesso universi artistici "lontani". Si intreccia, ad esempio, con quello di scrittori come Ermanno Cavazzoni e Stefano Benni, ma anche con quello di artisti visivi come Luigi Minguzzi, Cosimo Miorelli, Alberto Stevanato e Solenn Le Marchand; con il mondo dei film muti (vincono il festival Rimusicazioni) e con quello di giovani autori di talento (le filastrocche "Animali da concerto").

Anche per questo OoopopoiooO è un progetto trasversale, non inquadrabile in alcun genere; il loro bizzarro nome, con le O grandi ai lati, è comparso sui cartelloni dei festival più disparati: Young Jazz per Umbria Jazz, Electromagnetica Theremin Fest, Flussi, Dancity, Hai Paura del Buio?…

Negli undici brani dell'album omonimo si compie un viaggio dedicato ai suoni e alle visioni, in cui è facile perdersi in atmosfere oniriche o lasciarsi cullare dal suono impalpabile dei theremin, ma anche farsi trasportare dal ritmo e dalla leggerezza delle canzoni.
I due theremin, violino e basso, le due voci, l'elettronica, i giocattoli e le piccole percussioni di ogni tipo distribuiti su due set quasi speculari, l'ampio uso dei loop e di musica elettronica "suonata", portano la massa sonora di questo insolito duo ai livelli di una piccola orchestra, capace di ospitare tutti i loro mondi paralleli in una sorta di multiverso fluttuante e cool. E come un sistema di pianeti essi interagiscono e gravitano intorno ad altri musicisti, con cui sperimentare affinità e differenze. Hanno così preso parte alle registrazioni Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro, Filippo Monico, Antonio Borghini, Dimitri Sillato, Edoardo Marraffa, Zeno De Rossi.

Far suonare l'invisibile, manipolare l'inudibile per mezzo delle proprie mani. Un mix onirico tra la canzone e la musica cinematografica.
Dopo due anni di intensa attività e più di settanta date in Italia, Europa e Americhe, esce finalmente il primo lavoro discografico del duo OoopopoiooO, progetto di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, musicisti tra i più interessanti nel panorama italiano odierno.

Vasi, punto di riferimento del mondo della sperimentazione e presente sulla scena internazionale da più di 25 anni, è noto al grande pubblico soprattutto per le collaborazioni con Vinicio Capossela e Mike Patton.

Sturba è invece una novità assoluta nel panorama musicale italiano, almeno per i non addetti ai lavori. Attiva attualmente in progetti originali, come "Vale & the Varlet", e nell'ensemble "Grande Abarasse Orchestra" di John de Leo.

Il loro lavoro vede come protagonista il theremin (strumento del quale sono entrambi virtuosi e massimi esponenti), e si pone a cavallo tra pop e sperimentazione sonora, incrociando spesso universi artistici "lontani". Si intreccia, ad esempio, con quello di scrittori come Ermanno Cavazzoni e Stefano Benni, ma anche con quello di artisti visivi come Luigi Minguzzi, Cosimo Miorelli, Alberto Stevanato e Solenn Le Marchand; con il mondo dei film muti (vincono il festival Rimusicazioni) e con quello di giovani autori di talento (le filastrocche "Animali da concerto").

Anche per questo OoopopoiooO è un progetto trasversale, non inquadrabile in alcun genere; il loro bizzarro nome, con le O grandi ai lati, è comparso sui cartelloni dei festival più disparati: Young Jazz per Umbria Jazz, Electromagnetica Theremin Fest, Flussi, Dancity, Hai Paura del Buio?…

Negli undici brani dell'album omonimo si compie un viaggio dedicato ai suoni e alle visioni, in cui è facile perdersi in atmosfere oniriche o lasciarsi cullare dal suono impalpabile dei theremin, ma anche farsi trasportare dal ritmo e dalla leggerezza delle canzoni.
I due theremin, violino e basso, le due voci, l'elettronica, i giocattoli e le piccole percussioni di ogni tipo distribuiti su due set quasi speculari, l'ampio uso dei loop e di musica elettronica "suonata", portano la massa sonora di questo insolito duo ai livelli di una piccola orchestra, capace di ospitare tutti i loro mondi paralleli in una sorta di multiverso fluttuante e cool. E come un sistema di pianeti essi interagiscono e gravitano intorno ad altri musicisti, con cui sperimentare affinità e differenze. Hanno così preso parte alle registrazioni Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro, Filippo Monico, Antonio Borghini, Dimitri Sillato, Edoardo Marraffa, Zeno De Rossi.

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