Batterista dei Los Peyotes (una band argentino-peruviana di garage-rock), Rolando Bruno con il primo album "Bailazo" mette in relazione le sue attitudini rock-psichedeliche con il ritmo della cumbia, conciliando fuzz guitar, tropicalismo, bubblegum music e strane digressioni progressive.
L'attività da solista in verità ha una lunga storia: dal 2005 il musicista porta in tour la sua passione per il latin-rock sotto il moniker di Rolando Bruno Y Su Orquesta MIDI, anche se le tracce discografiche si risolvono in uno sparuto numero di Ep.

Pubblicato dalla Voodoo Rhythm Records, "Bailazo" concretizza anni d'intensa attività live. Il musicista rinuncia all'appendice Orquesta MIDI (in verità inesistente, perché Rolando crea tutto al computer), ma non alla sua vena beat che dona alle undici tracce un'accattivante sfumatura danzereccia sensuale ed esotica.
Nonostante l'uso di strumenti elettronici e computer, il suono è pulito, seducente e ricco di raffinate soluzioni strumentali, i testi sono intrisi di nostalgia per gli anni 60 e 70 e ben si amalgamano con il tono spensierato e delizioso dell'intero progetto.

Apre l'album un trascinante mix di cumbia e fuzz guitar in odore di psichedelia ("El Brujito Ramon") che detta le regole per gran parte delle tracce (da segnalare in particolare le squisite "Tortuguita Marina", "Mi Cholita" e "Supermercado Chino"), ma non mancano insolite contaminazioni etniche che introducono sonorità occidentali ("Deportacion") e arabeggianti ("Falafel King") o esilaranti ritmi caraibici infarciti di chitarre beat ("Eclipse Boliviano"), le quali rendono il tutto ancor più interessante e rimarchevole.

Atipico, leggiadro e quasi fuori dal tempo, l'album di Rolando Bruno rappresenta il miglior antidoto per l'incalzante inondazione di ritmi latin-dance che accompagna ogni stagione estiva. Qualunque sia il vostro credo musicale, il sapore lo-fi e le venature psych-beat di "Bailazo" non vi lasceranno indifferenti: questa è autentica music for fun.