Nicola Samorì

scultore
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Nato a Forlì nel 1977, Nicola Samorì vive a Bagnacavallo (Ra). Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna dove si è diplomato nel 2004. Fra le prime esposizioni si segnalano: Dei Miti Memorie alla Central TAFE Gallery di Perth (2003); Sine die al Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina (2007); Arte Italiana 1968-2007. Pittura a Palazzo Reale, Milano; Not so private. With my tongue in my cheek a Villa delle Rose di Bologna (2008). Nel 2010 affiorano le prime scorticature della superficie pittorica: il rovescio della forma si espone in tutta la sua freschezza e brutalità come pelle strappata; processo chiaramente leggibile nella mostra Imaginifragus alla Christian Ehrentraut Gallery di Berlino (2011). Il biennio di lavoro 2010/2012 è confluito nella prima mostra museale all’estero, dal titolo Fegefeuer, ospitata dalla Kunsthalle di Tubingen (settembre-dicembre 2012). Del gennaio 2013 è Die Verwinding, personale alla Galleria Emilio Mazzoli di Modena; in quest’occasione ‘l’artista ha finito per castigare ciò che aveva composto, giungendo così all’inevitabile e irrinunciabile assassinio della pittura.’ (Alberto Zanchetta). Nel 2014 si sono succedute mostre personali e collettive allo Schauwerk di Sindelfingen, al MAC di Lissone, alla Kunsthalle di Kiel e negli interrati palladiani di Palazzo Chiricati a Vicenza. Nel 2015 l’artista è stato selezionato per rappresentare l’Italia alla 56. edizione della Biennale di Venezia. Nello stesso anno ha partecipato a Gare du Nord presso il Teatro Anatomico di Amsterdam, a Gare du Sud nel Teatro Anatomico dell’Archiginnasio di Bologna; il TRAFO Centre for Contemporary Art di Szczecin gli invece ha dedicato una vasta personale. Nel 2016, dopo il primo progetto personale alla Galleria Monitor di Roma, la Galerie EIGEN+ART ha presentato un solo show nella sua sede di Lipsia cui ha fatto seguito la partecipazione alla 16a Quadriennale di Roma. Nell’aprile 2017 ha partecipato alla mostra Art in Art presso il MOCAK di Kraków.

Nato a Forlì nel 1977, Nicola Samorì vive a Bagnacavallo (Ra). Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna dove si è diplomato nel 2004. Fra le prime esposizioni si segnalano: Dei Miti Memorie alla Central TAFE Gallery di Perth (2003); Sine die al Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina (2007); Arte Italiana 1968-2007. Pittura a Palazzo Reale, Milano; Not so private. With my tongue in my cheek a Villa delle Rose di Bologna (2008). Nel 2010 affiorano le prime scorticature della superficie pittorica: il rovescio della forma si espone in tutta la sua freschezza e brutalità come pelle strappata; processo chiaramente leggibile nella mostra Imaginifragus alla Christian Ehrentraut Gallery di Berlino (2011). Il biennio di lavoro 2010/2012 è confluito nella prima mostra museale all’estero, dal titolo Fegefeuer, ospitata dalla Kunsthalle di Tubingen (settembre-dicembre 2012). Del gennaio 2013 è Die Verwinding, personale alla Galleria Emilio Mazzoli di Modena; in quest’occasione ‘l’artista ha finito per castigare ciò che aveva composto, giungendo così all’inevitabile e irrinunciabile assassinio della pittura.’ (Alberto Zanchetta). Nel 2014 si sono succedute mostre personali e collettive allo Schauwerk di Sindelfingen, al MAC di Lissone, alla Kunsthalle di Kiel e negli interrati palladiani di Palazzo Chiricati a Vicenza. Nel 2015 l’artista è stato selezionato per rappresentare l’Italia alla 56. edizione della Biennale di Venezia. Nello stesso anno ha partecipato a Gare du Nord presso il Teatro Anatomico di Amsterdam, a Gare du Sud nel Teatro Anatomico dell’Archiginnasio di Bologna; il TRAFO Centre for Contemporary Art di Szczecin gli invece ha dedicato una vasta personale. Nel 2016, dopo il primo progetto personale alla Galleria Monitor di Roma, la Galerie EIGEN+ART ha presentato un solo show nella sua sede di Lipsia cui ha fatto seguito la partecipazione alla 16a Quadriennale di Roma. Nell’aprile 2017 ha partecipato alla mostra Art in Art presso il MOCAK di Kraków.

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7
lug
Nicola Samorì. La candela per far luce deve consumarsi​
Nicola Samorì. La candela per far luce deve consumarsi​
Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro (PU)
mostra
Provenienza
Forlì (FC)
Generi
arte contemporanea
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iperdiscount oltre 7 anni fa