Spesso si pensa che, per avvicinarsi al regno del pop, sia necessario all’artista d’avanguardia, accettarne le convenzioni, adeguarsi al dogma strofa-ritornello, imbrigliare la propria vena compositiva in forme più nitide, più assimilabili. Max Richter è la prova vivente che tutto questo non è necessario: che è possibile, per converso, piegare il pop alle regole dell’avanguardia. Estrazione classica, studi presso l’accademia di Luciano Berio, trascorsi in un ensemble, i Piano Circus, dedito a reinterpretazioni di Steve Reich...
Spesso si pensa che, per avvicinarsi al regno del pop, sia necessario all’artista d’avanguardia, accettarne le convenzioni, adeguarsi al dogma strofa-ritornello, imbrigliare la propria vena compositiva in forme più nitide, più assimilabili. Max Richter è la prova vivente che tutto questo non è necessario: che è possibile, per converso, piegare il pop alle regole dell’avanguardia. Estrazione classica, studi presso l’accademia di Luciano Berio, trascorsi in un ensemble, i Piano Circus, dedito a reinterpretazioni di Steve Reich...
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