Già cantante/chitarrista di due precedenti progetti musicali, Studiodavoli e Girl With The Gun, Matilde Davoli esordisce solista con il disco “I’m Calling You From My Dreams” (2015), che la vede protagonista, in tutti i sensi, nelle vesti di artista, producer ed ingegnere del suono.
Dopo una vita passata a suonare tra gli immensi uliveti e i trasparenti cieli azzurri del Salento, Matilde decide di trasferirsi a Londra dove scrive e produce “I’m Calling You From My Dreams”, uno scintillante gioiello elettronico che tra risonanze di chitarra alla Stereolab e foschie dream pop, ci racconta delle persone a lei più care e delle suggestioni e luoghi rimasti lontani come sbiadite istantanee.
Il suono di “I’m Calling You From My Dreams” è quasi impossibile da definire, dall’incalzante “Realize” ai suoni intergalattici di “Dust”, fino ad arrivare al malinconico folk di “Still Rolling” con il ritornello spacca cuore “nothing’s gonna change”, è indubbiamente un album nato sotto indomabili gusti eclettici.
Anche se le collaborazioni in ambito elettronico non sono mai mancate precedentemente (da Populous a Indian Wells) “Questa è la prima volta che mi sono lasciata andare a questo tipo di sonorità” spiega Matilde.
Ingegnere del suono, produttore e seducente songwriter, Matilde Davoli cresce e matura come un’ intrepida sperimentatrice elettronica.
Già cantante/chitarrista di due precedenti progetti musicali, Studiodavoli e Girl With The Gun, Matilde Davoli esordisce solista con il disco “I’m Calling You From My Dreams” (2015), che la vede protagonista, in tutti i sensi, nelle vesti di artista, producer ed ingegnere del suono.
Dopo una vita passata a suonare tra gli immensi uliveti e i trasparenti cieli azzurri del Salento, Matilde decide di trasferirsi a Londra dove scrive e produce “I’m Calling You From My Dreams”, uno scintillante gioiello elettronico che tra risonanze di chitarra alla Stereolab e foschie dream pop, ci racconta delle persone a lei più care e delle suggestioni e luoghi rimasti lontani come sbiadite istantanee.
Il suono di “I’m Calling You From My Dreams” è quasi impossibile da definire, dall’incalzante “Realize” ai suoni intergalattici di “Dust”, fino ad arrivare al malinconico folk di “Still Rolling” con il ritornello spacca cuore “nothing’s gonna change”, è indubbiamente un album nato sotto indomabili gusti eclettici.
Anche se le collaborazioni in ambito elettronico non sono mai mancate precedentemente (da Populous a Indian Wells) “Questa è la prima volta che mi sono lasciata andare a questo tipo di sonorità” spiega Matilde.
Ingegnere del suono, produttore e seducente songwriter, Matilde Davoli cresce e matura come un’ intrepida sperimentatrice elettronica.
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