FILOQ, all’anagrafe Filippo Quaglia, dj/producer, esploratore sonoro e produttore discografico, uno che a quanto dicono: "sa ben fare con l’elettronica e con i sentimenti”. Assieme a “Jazz Crash” nel suo futuro ci sono un album di cumbia digitale, la colonna sonora di una grande opera di street art, un progetto che racconta le tifoserie calcistiche, un performance in Tanzania con un coro africano di 20 elementi e diverse altre cose... Nel suo passato la militanza in band underground, la scoperta della consolle e delle possibilità creative dei laptop fanno breccia nel suo cuore, come la black music, la pratica artigiana del sampling, registrare e rubare rumori in giro per il mondo.
Questo percorso parte dal porto di Genova e si apre al mondo, l'esordio discografico nel 2007 con “Le proprietà elastiche del vetro”, dove mette in comunicazione la canzone d'autore con sonorità elettroniche di ogni genere, realizzato con l'aiuto di Paolo Benvegnù per la label Micropop Records, che darà alle stampe nel 2011 anche “Il bordo del buio”, registrato a Londra con il produttore Giorgio Pona. Stratega sonoro del collettivo elettronico-patchanka Magellano, col quale pubblica due dischi e suona live per oltre 200 date in tre anni. Scopre l'mc cilena Escobar e con il socio AleBavo ne produce l'esordio discografico “Santera” per la label torinese INRI e la sua stessa label 100000BPM. Remixa negli anni Casino Royale, Moreno, Almamegretta, Piotta, Motel Connection, Velvet, PERTURBAZIONE, Boosta, Paolo Benvegnù, SIKITIKIS, Ex-Otago e molti altri, collabora come musicista, arrangiatore ed autore con GnuQuartet, The Sweetlife Society, Mudimbi, Giulia Ottonello, Serena Abrami, Giua, Enrico Brizzi e Numero 6, RNC Lab, Mezzala e Silvia Dainese.
FILOQ, all’anagrafe Filippo Quaglia, dj/producer, esploratore sonoro e produttore discografico, uno che a quanto dicono: "sa ben fare con l’elettronica e con i sentimenti”. Assieme a “Jazz Crash” nel suo futuro ci sono un album di cumbia digitale, la colonna sonora di una grande opera di street art, un progetto che racconta le tifoserie calcistiche, un performance in Tanzania con un coro africano di 20 elementi e diverse altre cose... Nel suo passato la militanza in band underground, la scoperta della consolle e delle possibilità creative dei laptop fanno breccia nel suo cuore, come la black music, la pratica artigiana del sampling, registrare e rubare rumori in giro per il mondo.
Questo percorso parte dal porto di Genova e si apre al mondo, l'esordio discografico nel 2007 con “Le proprietà elastiche del vetro”, dove mette in comunicazione la canzone d'autore con sonorità elettroniche di ogni genere, realizzato con l'aiuto di Paolo Benvegnù per la label Micropop Records, che darà alle stampe nel 2011 anche “Il bordo del buio”, registrato a Londra con il produttore Giorgio Pona. Stratega sonoro del collettivo elettronico-patchanka Magellano, col quale pubblica due dischi e suona live per oltre 200 date in tre anni. Scopre l'mc cilena Escobar e con il socio AleBavo ne produce l'esordio discografico “Santera” per la label torinese INRI e la sua stessa label 100000BPM. Remixa negli anni Casino Royale, Moreno, Almamegretta, Piotta, Motel Connection, Velvet, PERTURBAZIONE, Boosta, Paolo Benvegnù, SIKITIKIS, Ex-Otago e molti altri, collabora come musicista, arrangiatore ed autore con GnuQuartet, The Sweetlife Society, Mudimbi, Giulia Ottonello, Serena Abrami, Giua, Enrico Brizzi e Numero 6, RNC Lab, Mezzala e Silvia Dainese.
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