La mia arte si occupa di ciò di cui penso l’arte potrebbe consistere. Con ciò credo di voler dire che vi è una quantità/entità che le persone considerano arte, e il mio desiderio di (fare) arte corrisponde al tentativo di scoprire il posto di tale quantità/entità. E forse è soltanto di questo che si occupa la mia arte: del luogo in cui queste quantità ed entità “artistiche” giacciono una a fianco dell’altra, per così dire. In ogni caso, penso che la mia arte riguardi la metafisica e il mondo in cui viviamo. Il mondo in cui viviamo? Non so, credo che dipenda da ciò che la parola “mondo” connota per me. Continua ad essere qualcosa di grandioso nella mia mente. Il mondo è ancora il globo-così-come-definito-dalla-volta-del-firmamento ed è anche l’esotico. In definitiva è il Romantico.