Daniele Baldelli è il precursore di tutti i diggei.
Due cenni sul suo percorso: La sua carriera inizia nel 1969 al Tabù club di Cattolica quando i dischi erano tutti 45 giri di rock, funky e soul. Con la sua fantasia, la sua voglia di musica, la sua ricerca tecnica, la passione e l’istinto, sperimentava tutti gli stili musicali senza particolari modelli di riferimento. Nel 1970 la musica che proponeva era quella di provenienza europea mescolata alla musica nera di provenienza americana, dischi che riusciva ad acquistare tra Parigi e Lugano.
Tra il ’77 – ’78 Daniele approda alla Baia degli Angeli: era il periodo della disco-music e del Philadelphia Soul.
E’ qui che viene notato e ingaggiato per essere il dj resident del Cosmic, dove appunto nascerà il Cosmic Sound.
Daniele lo esprimeva quando suonava il Bolero di Ravel sovrapponendolo ad un brano degli Africa Djole’, oppure con un pezzo sperimentale di Steve Reich sul quale mixava un canto Malinke della Nuova Guinea.
Con Technics, batteria elettronica Korg e sintetizzatore Yamaha, Daniele inizia una sperimentazione totale mescolando insieme funky, reggae, jazz, fusion, brasil, dub, etno e musica tribale. In pratica li lavava, li strizzava con un filo di musica elettronica e li condiva con un’attento mixaggio.
Arriviamo al 2012?
Bene.
La sua ultima fatica è con il bolognese Dj Rocca : Podalirius su etichetta Nang è un mix di sintetizzatori e feticci di lusso accompagnati da un sacco di sensazioni che ti portano per mano e ti fanno toccare i quattro angoli più disparati del globo terrestre, per poi riportarti in un club dove ritrovi tutte le sensazioni ed emozioni più singolari vissute.
Ok, beccatevi il suo riassunto:
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Ed il riassunto del riassunto:
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Poi prendete baracca e burattini e venitelo a sentire SABATO 3 NOVEMBRE (C/O The Club) al Carpet Party!
Noi ci siamo, ed anche lui.
