Blob com­pie 25 anni e oggi, 17 aprile, data esatta del 25esimo anni­ver­sa­rio del programma, per riba­dire il luogo comune che tutta la tv è un unico blob, le scritte rosse del fluido che uccide marchieranno a fuoco tutti i pro­grammi e i tg di Rai3.

Noi amiamo Blob e non potevamo festeggiare con lui questo numerico traguardo.
Anche perchè Blob oltre ad essere uno dei programmi tv più longevi della televisione italiana, oltre ad essere uno dei primi baluardi di una remix culture che sarebbe maturata nel tempo fino ai giorni nostri, è l’unica rilettura sensatamente priva di senso che riesca a restituire un minimo di credibilità alla pattumiera televisiva, una finestrella sociale che con l’andare degli anni palesa sempre di più il suo distacco dalla realtà.

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Blob è nato il 17 aprile 1989 – dalla mente di Angelo Guglielmi – come un tentativo di fare una rassegna della televisione del giorno prima.

In sostanza nel corso degli anni l’obiettivo non è cambiato, anche se il linguaggio del programma si è progressivamente affinato, il montaggio si è velocizzato, e i contenuti politici sono diventati prevalenti.

In questi 25 anni che scoccano precisamente oggi, sono andate in onda 7.335 pun­tate: 6.442 sono state quelle della pro­gram­ma­zione quo­ti­diana e 893 le pun­tate mono­gra­fi­che, dedi­cate cioè a per­so­naggi poli­tici o dello spet­ta­colo, eventi tele­vi­sivi o cine­ma­to­gra­fici, avve­ni­menti della cro­naca, della poli­tica o del sociale.

Su Blob sono stati scritti diversi libri e realizzate svariate tesi di laurea presso le Università di Roma, Siena, Milano, Lecce, Perugia, Trieste ed altre. La stampa nazionale e locale ed altri programmi televisivi si sono occupati spesso della trasmissione. Il montaggio blobbistico ha contagiato la tv ed è entrato nel gergo: “Adesso vi mostriamo un blobbino sull’argomento”.

Nella sua lunga vita Blob è andato incontro a diverse “disavventure”. Comunque poche, considerando che la “forma” principale – estetica e politica – del programma fu e resta quella dell’autonomia. Un’autonomia estrema, forse mai riscontrata nella storia della televisione. Quattro volte Blob ha vinto il premio “Regia televisiva Oscar TV”, una volta il premio “Radiocorriere TV” e il “Teleratto”, oltre a molti altri riconoscimenti per la televisione e la cultura.
Tra i fatti curuiosi: nella redazione di Blob è custodita, in una teca, a mo di reliquia, la dedica autografa dell’onorevole Giulio Andreotti.

Per l’occasione ha parlato – ovviamente in asincronia – anche Enrico Ghezzi che si è sforzato di mettere assieme un pò di parole con un filo logico in una lettera a celebrazione del programma con cui lui stesso ha spesso collaborato.

Ma le chicche non finiscono qui. Sul sito di Blob infatti per festeggiare alla grande trovate anche due contest che vi potrebbero mandare in orbita su una delle prossime puntate: Crea il tuo Blob da 90 secondi, e Doppia Enrico Ghezzi

Due occasioni da prendere al volo dato che non si riproporranno prima del prossimo anniversario.

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Vi lasciamo con questo bel riassuntone di 15 anni di Blob – dal 1991 al 1993 – che si apre con un epica Sandra Milo. E o non è uno dei migliori modi di solleticare i ricordi degli anni risucchiati dal tubo catodico?

 

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Per riguardarvi le vecchi puntate un ottima fonte è EnciBLOBedia, un canale youtube che raccoglie le puntate più vecchie.
Per essere invece al passo – e allo spasso – coi tempi affidatevi all’istituzionale sito Rai .

Tanti remixati auguri,  Blob.