venerdì
7
aprile
2017
Michael Rose Ls 2 Rude - Dj Afghan & Billy @Nuff Nuff Club

Michael Rose Ls 2 Rude - Dj Afghan & Billy @Nuff Nuff Club

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Quando
venerdì 7 aprile
22:00
05:00
Dove
Nuff Nuff Club
Cesena (FC)
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2 eventi ospitati
scheda locale

Nuff Nuff club e soulove records presentano MICHAEL ROSE l'artista che ci ha regalato in oltre 30 anni di carriera tunes come I LOVE KING SELASSIE-SPONJY REGGAE-STALK OF SENSIMILLIA

Ai controlli 2 RUDE ( COOL RUNNINGS Roma )

B4: MARUMBA ( SOULOVE RECORDS )
---BLACK ROOTS ( From smiling coast of Gambia )
--- SANZIO & NICO ( AFREAK )

DJ SET: AFGHAN ( SOULOVE RECORDS )
-------- BILLY WAXBOX

Maestro di cerimonia: UNCLE D. ( NAMELESS SOUND )

ENTRY: 15 EU.

TESSERA ARCI OBBLIGATORIA

Michael Rose nasce nel 1957 a Kingston, Giamaica, e trascorre l’infanzia e l’adolescenza nel noto quartiere di Waterhouse, Kingston 11, che per la sua turbolenza viene spesso soprannominato, per contrappasso, Firehouse. Coetaneo dell’immenso Dennis Brown, inizia a cantare proprio per il suo produttore Niney detto Observer- siamo intorno al 1972..
Il suo stile e’è inizialmente simile a quello del suo compagno di scuderia, gia’à molto famoso all’epoca, che amichevolmente lo invita a cercarsi un altro modo di cantare dato che un solo Dennis Brown basta e avanza. Ed e’è cosi’ che Michael adotta quel suo caratteristico stile “lamentoso“ e orientaleggiante che lo contraddistinguerà per il resto della sua carriera. A questo periodo appartengono brani come “Freedom Over Me“ e “Guess Who’s Coming to Dinner“ (la prima versione) per Niney e “Born Free “per Yabby You.

Il vero punto di svolta nella sua carriera ,pero’ , giunge nel 1976, quando Michael viene chiamato a sostituire Don McCarlos (poi divenuto famoso come DON CARLOS) come voce principale del trio vocale BLACK UHURU, formazione giovanissima gia’ giunta alla rottura dopo il primo singolo (sara’à una costante del gruppo quella di cambiare formazione). I BLACK UHURU cosi’ composti Michael Rose, Duckie Simpson (membro fondatore) e Erroll Nelson- escono con una buona serie di singoli (essenzialmente cover) e un grandissimo album “LOVE CRISIS“ prodotto nel 1977 da Prince Jammy che passa un po’ inosservato ma che riscuote molto piu’ successo nel 1981 una volta remixato dallo stesso Jammy con il titolo “BLACK SOUNDS OF FREEDOM“.

La vera fase ascendente del gruppo inizia con l’uscita di scena di Nelson e l’entrata nel trio dell’indimenticata Puma Jones americana laureata alla Columbia. I BLACK UUHRU (nella foto) cosi’ composti cominciano a cantare per l’etichetta Taxi di proprieta’à di Sly & Robbie e la loro unione col dinamico duo del riddim da’à alla luce il piu’ incredibile rockers sound di fine anni 70 - inizio 80. I loro successi di questo periodo, come “General Penitentiary“, “Plastic Smile“ e la seconda versione di “Guess Who’s Coming to Dinner“ (tutti raccolti nell’album showcase “Guess Who’s Coming To Dinner“) fanno entrare il gruppo, e Michael Rose in particolare , nell’Olimpo del Reggae.

Il resto e’ storia nota : la Island mette il trio (in realta’à un quintetto considerando anche Sly & Robbie) sotto contratto e produce con loro straordinari album come SINSEMILLA e RED e l’ultimo della serie, ANTHEM ( di molto inferiore ai precedenti), vince addirittura il primo Grammy Award mai indetto per la reggae music nel 1985.

Ma questo straordinario evento segna la fine del gruppo: Michael sente che forse il trio ha ormai detto tutto e quindi molla per intraprendere la carriera solista ma gli e’è impossibile mantenere il nome Black Uhuru perche’é Duckie, membro fondatore, riorganizza il trio con JUNIOR REID.

Gli anni successivi non sono allegri per Michael : il suo album “PROUD “ uscito in America , si rivela un flop spaventoso ed egli passa cosi’ì sempre piu’ tempo nella sua fattoria piuttosto che dedicarsi alla musica. La strada di ritorno verso il successo sembra troppo irta; Michael ha si’ì raggiunto il Top ma da qui e’ incredibilmente precipitato verso un baratro profondissimo.

Perche’é il suo nome possa essere ancora sinonimo di ottimo reggae , all’inizio degli anni 90, Michael si affida di nuovo alle sapienti mani di Sly & Robbie e cosi’ brani di successo come “Monkey Business“ e “Bad Boys“ segnano il suo ritorno alla scena dancehall giamaicana. Ne segue un album straordinario, forse il piu’ bello della sua carriera solista “Sly & Robbie present: the Taxi Sessions“ che passa pero’ quasi inosservato ( ma che e’ stato ristampato recentemente con il titolo “X UHURU“). A questo punto, sebbene si sia rifatto un nome in Giamaica (spesso facendosi chiamare MYKAL ROZE), la sua attivita’à live e’è ridotta quasi a zero e le reggae massives all’estero lo ignorano. E cosi’, quando Chris Wilson, responsabile dell’etichetta americana Heartbeat, lo incontra casualmente a Kingston, Michael Rose e’ di nuovo, ormai, in stato di semipensionamento. Chris Wilson stesso piu’ tardi riassumera’ l’essenza di quell’incontro con queste parole:“Un giorno, mentre mi trovavo al Marley Museum con Niney The Observer vidi Michael Rose all’altro capo della strada---……erano dieci anni che non lo vedevo, sapevo che aveva fatto qualche show qua e la’ e fatto uscire qualche disco, ma si era in pratica ritirato da quando aveva lasciato i Black Uhuru. Fui colpito dall’aspetto che aveva: era ingrassato…e il suo aspetto ti faceva chiedere se potesse essere di nuovo il grande cantante e autore che era stato. Mi girai verso Niney e gli dissi << Dobbiamo fare un disco con Michael!>>“. Infatti l’incontro con il boss della Heartbeat e il suo vecchio produttore, Niney, fanno si’ì che Michael Rose ritorni degnamente alla scena reggae internazionale dopo dieci anni col riuscitissimo album“MICHAEL ROSE“ contenente l’hit “Short Temper“ e tanti staordinari pezzi nella vena Roots Ragga con cui Michael si era gia’à dimostrato a suo agio con i brani di Sly & Robbie di inizio decade. Il successo di questo e degli altri album per la Heartbeat (tra i quali lo straordinario “DANCE WICKED“) fanno si’ì che Michael ritorni ad essere uno degli artisti piu’ ricercati e amati della scena reggae giamaicana e non e lo dimostra il fatto che oltre ad una notevole quantita’à di singoli per tutti i produttori piu’ù in voga della Giamaica, negli ultimi 5 anni sono usciti ben 7 album a suo nome e tutti eccellenti. Le sue invettive contro le persone inique e i suoi richiami alla correttezza indirizzati ai giovani si sposano alla perfezione con i ritmi dancehall cosi’ come avevano fatto molti anni prima con quelli roots rockers di Sly & Robbie. La sua voce “acidula“ e il suo caratteristico modo di cantare pieno di vocalismi dal sound orientale -che vanta numerosi tentativi d’imitazione (Junior Reid e Yami Bolo sono un po’ i suoi “allievi“) non dimentichiamolo- sono una straordinaria forza del reggae attuale cosi’ì come lo sono stati negli anni 70 e 80.

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Ingresso e biglietti
Ingresso con tessera
Inserito da
Rokeya circa 7 anni fa